Rimane bloccata in una situazione di stallo la vicenda della compagnia aerea che ha annunciato la messa in liquidazione e l’interruzione di tutte le attività.
Proseguirà anche per tutta la giornata di oggi al Terminal 1 della Malpensa la protesta di alcune decine di lavoratori della Air Italy per protestare contro il licenziamento in blocco di 1500 dipendenti a fronte della messa in liquidazione della compagnia, nata a sua volta dal fallimento della Meridiana. Il personale che manifesta è quello che a rotazione si ritrova a terra dopo ogni singolo turno in volo perché di fatto gli aeromobili della compagnia stanno continuando a smaltire il traffico dei voli già prenotati. E sarà così fino a quando questa fase di transizione non si chiuderà e anche l’ultimo aereo resterà a terra.
I dipendenti Air Italy domani saranno invece a Roma per incontrare i rappresentanti del ministero del lavoro e quello delle infrastrutture e dei trasporti per significare tutta la loro preoccupazione. La speranza è che anche da queste manifestazioni possa nascere un qualche interesse di altre compagnie a rilevare l’azienda.
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Smentito da parte di Ryan Air qualsiasi coinvolgimento sul rilevare le quote di mercato, dipendenti e gli aeromobili di Air Italy, le soluzioni al vaglio non sono molte. Oggi Air Italy ha una flotta di undici aeromobili e numerosi slot interessanti soprattutto sulla Sardegna: in un primo momento Ryan Air sarebbe stata interessata solo a questi ma da qualche giorno la compagnia con sede in Irlanda ha ufficializzato l’estensione di alcune tratte proprio per coprire le quote di mercato che Air Italy non sarà più in grado di garantire già dalla fine di questo mese.
Non c’è accordo per ora nemmeno sulla possibilità di un coinvolgimento della Regione Sardegna in un’operazione di salvataggio della compagnia e di sicuro dei problemi di Air Italy non può farsi carico in questo momento nemmeno Alitalia, alle prese con una situazione di transizione molto problematica.
Leggi qui -> Air Italy: la resa. Lettere di licenziamento per 1450 dipendenti
Da parte dei dipendenti che a breve resteranno a terra, diverse le famiglie monoreddito che non percepiranno nulla se non gli ammortizzatori sociali, c’è un richiamo al governo.
“Quella di Air Italy è una crisi annunciata da tempo – dice Gianluca Griffo, rappresentante sindacale della compagnia dell’associazione Anpac Assistenti di volo-Piloti – il governo non poteva non sapere perché erano mesi che mandavamo richieste di incontro urgente che sono sempre state disattese. C’è una vera e propria opera di sciacallaggio delle compagnie low cost sia ai danni di Air Italy che di Alitalia. In fondo si tratta di un traffico di 190 milioni di passeggeri che ogni anno transitano tra gli aeroporti italiani”.
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