Sequestro di droga nel milanese, in manette due uomini over 40

La Polizia di Stato, a Milano, ha arrestato due spacciatori sequestrando oltre 100 chili di hashish. Lo ha reso noto la Questura. Si tratta di due uomini di 42 e 48 anni individuati dagli agenti della Squadra mobile.

L’episodio è accaduto venerdì pomeriggio ma è stato divulgato oggi. Gli investigatori hanno monitorato due vetture che dalla zona Gallaratese sono giunte nel quartiere Lorenteggio. Una volta scesi, i conducenti sono entrati in uno stabile dal quale sono usciti poco dopo con dei borsoni da caricare nelle vetture. Fermati e controllali dai poliziotti, e dalle successive perquisizioni domiciliari, i due sono risultati in possesso di 107 kg di hashish, 11,8 Kg di marijuana e 785 grammi di cocaina.

I dati di fine 2019

Il consumo di cocaina Milano continua a crescere. Se non bastassero i sequestri delle forze dell’ordine (quasi 390 chili tra gennaio 2018 e giugno 2019), frutto sia di attività di controllo sul territorio che di indagini complesse e articolate, arrivano anche i dati scientifici forniti dal più esteso studio mondiale sul consumo di droghe d’abuso, pubblicato ieri sulla rivista scientifica Addiction .

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Anti-narcotics police officers prepare to incinerate 293,7 kg of cocaine and 77 kg of marijuana at La Rinconada, outskirts of La Paz, on December 5, 2019. (Photo by AIZAR RALDES / AFP) (Photo by AIZAR RALDES/AFP via Getty Images)

La ricerca, condotta dal 2011 al 2017 in 120 città di 37 nazioni, ha utilizzato il metodo messo a punto nel 2005 dall’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, che si basa sull’analisi dei metaboliti urinari degli stupefacenti nei reflui urbani per stimare i consumi di stupefacenti della popolazione. «Stime oggettive e dirette», con un flusso regolare di dati «più aggiornati rispetto alle indagini epidemiologiche effettuate a livello nazionale», sottolinea Ettore Zuccato, ricercatore del Mario Negri che ha lavorato allo studio, condotto da una rete di gruppi di ricerca guidati dall’Irccs milanese e dall’Istituto norvegese per la ricerca sulle acque, col supporto della EMCDDA, l’agenzia europea sulle droghe.

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