Un gruppo denominato “studentesse e studenti antifascisti” insorge contro la decisione di far parlare un neo fascista alla Sapienza di Roma. Ma c’è chi difende la scelta dell’ateneo. Martedì 18 laurea honoris causa a Liliana Segre, e ci sarà anche Mattarella.
C’è polemica tra gli studenti di sinistra della Sapienza e l’ateneo stesso, per la decisione di far parlare un neo fascista nella cerimonia di apertura dell’anno accademico alla quale parteciperanno Liliana Segre e il presidente della repubblica Mattarella. “Martedì si terrà l’inaugurazione dell’anno accademico, durante la quale l’onorevole Liliana Segre, con nostro estremo piacere, riceverà da parte del nostro ateneo la laurea honoris causa. Siamo però preoccupati e sconcertati nello scoprire che lo studente che parlerà a nome della componente studentesca aderisce ad organizzazioni di stampo neofascista”. Lo studente in questione si chiama Valerio Cerracchio, sui suoi social non mancano riferimenti a movimenti di destra ed estrema destra, dall’associazione Nes (acronimo di “Nihil est superior”) a Generazione Popolare (tra gli ex presidenti anche il nipote dell’ex sindaco Gianni Alemanno).
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Ma non è certo per le simpatie politiche che il rettore Eugenio Gaudio ha scelto il giovane: semplicemente annualmente si va a rotazione e quest’anno è toccato a Ingegneria. Verracchio frequenta questa facoltà. Ma gli antifascisti non ci stanno. “Come studenti e studentesse che si riconoscono nei valori dell’antifascismo, dell’antirazzismo, dell’antisessismo, non ci sentiamo rappresentati dallo studente che interverrà, chiediamo dunque al Rettore, Eugenio Gaudio, di fare un passo indietro rispetto a questa scelta”. Dal canto suo l’università non prende posizione sulla polemica. Ma ribadisce che, col conferimento del dottorato di ricerca honoris causa in Storia dell’Europa alla senatrice Segre, simbolo dell’antifascismo, il pensiero dell’ateneo è più che chiaro.
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Va detto che tra i vari universitari, l’ateneo ne ha cercato uno dell’associazione studentesca maggiormente rappresentata, Sapienza in Movimento che è un gruppo apolitico, seppure tra i suoi vertici ci sono ideali di centrosinistra. “Io sono cresciuto con Berlinguer tra i miei miti – ha spiegato Antonio Lodise di Sapienza in Movimento – Ma difendo l’operato di Cerracchio, che è molto attivo per i ragazzi. È legittimo che gli studenti antifascisti possano avere un pensiero, ma non è giusto processare le persone in questo modo”.
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