Il ministro Speranza tranquillizza tutti, l’Italia è tra i Paesi che ha risposto in maniera più efficiente all’emergenza Coronavirus. L’Africa non è ancora un problema ma va monitora
“C’è un solo caso in un continente enorme, a noi molto vicino. La situazione va valutata giorno per giorno con la massima serietà. Ora non servono provvedimenti ad hoc oltre a quelli già disposti per porti e aeroporti”. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, risponde in un’intervista a Repubblica, sui controlli sui migranti per il coronavirus.
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“Per quanto riguarda voli e imbarcazioni che provengono dall’Africa, i controlli sono rigorosi come per chi proviene da altre parti del mondo – spiega – Ricordo che la nostra decisione più drastica riguarda un Paese, la Cina, dove sono concentrati il 99% dei casi al mondo. Non ha fondamento scientifico al momento prevedere altro”.
Guardare all’Africa
“L’Unione e l’Oms devono sostenere i Paesi africani per mettere in atto misure di prevenzione e contenimento. Magari non l’Egitto, che ha un sistema sanitario abbastanza solido, ma altri Paesi”. Sulla possibile proroga del blocco dei voli con la Cina, il ministro osserva: “È presto per deciderlo. L’emergenza coronavirus va monitorata giorno per giorno e infatti la nostra task force si riunisce ogni mattina. Oggi le misure decise dal tavolo tecnico scientifico sono le più idonee a salvaguardare il nostro Paese. Solo il cambiamento del quadro epidemiologico può farle modificare. L’auspicio è che nei prossimi giorni e settimane i dati risentano positivamente del lavoro importante svolto dal governo cinese”.
Poi sul rischio che il virus si espanda anche in Africa, il ministro Speranza assicura che “c’è un solo caso in un continente enorme” e che “la situazione va valutata giorno per giorno con la massima serietà” ma “ora non servono provvedimenti ad hoc oltre a quelli già disposti per porti e aeroporti. Per quanto riguarda voli e imbarcazioni che provengono dall’Africa, i controlli sono rigorosi come per chi proviene da altre parti del mondo”. E chiosa: “Ricordo che la nostra decisione più drastica riguarda un Paese, la Cina, dove sono concentrati il 99% dei casi al mondo”.
Le altre misure nel mondo
Sul rischio di contagio e diffusione dell’epidemia da coronavirus, il ministro della Salute Roberto Speranza dice in un’intervista a la Repubblica che non intende deflettere: “In Italia abbiamo scelto l’approccio più prudenziale” dice, ma “riguardo ai voli, gli Stati Uniti hanno misure simili alle nostre, in Europa la Repubblica Ceca ha fatto come noi, e anche la Grecia.
Altri governi non hanno preso decisioni direttamente ma compagnie di bandiera come British Airways, Air France, Lufthansa, Sas hanno sospeso i voli con una fortissima contrazione del traffico dalla Cina” quindi aggiunge: “Sono stato io a chiedere la riunione dei ministri Ue perché ritengo ci voglia un maggiore coordinamento”.