Coronavirus, il Giappone sospende le celebrazioni di Naruhito

“Dobbiamo tenere in considerazione il rischio concreto di un’espansione dei contagi”, dichiarano dalla casa reale. L’imperatore Naruhito compie 60 anni.

Ancora conseguenze per l’epidemia del Coronavirus nelle nazioni che circondano la Cina. Anche il Giappone deve inchinarsi alla diffusione del virus e modificare anche le proprie attività quotidiane. Anche se in questo caso si tratta di una celebrazione ufficiale per il personaggio più importante del Paese del Sol Levante. Stiamo parlando dell’imperatore Naruhito, il quale si prepara a celebrare i suoi 60 anni di vita. Tuttavia, il capo dell’impero del Giappone non potrà festeggiarli come si impone dal cerimoniale della nazione asiatica.

Proprio così, perchè l’Agenzia della casa imperiale ha annunciato che le celebrazioni per il compleanno di Naruhito sono state cancellate. La causa è molto chiara ed è legata alla diffusione del Coronavirus, che anche in Giappone sta arrivando, seppur in maniera molto soft. L’evento pubblico del monarca non è più inserito nel programma degli eventi ufficiali di questo periodo dell’anno. Naruhito era salito al trono lo scorso mese di maggio tra la grande acclamazione e ammirazione del popolo giapponese.

Il portavoce della casa reale del Giappone Yasuhiko Mishimura ha spiegato che c’è forte allerta nel Paese per la diffusione del virus. “Dobbiamo tenere in considerazione il rischio concreto di un’espansione dei contagi“, ha dichiarato. E così viene nettamente stravolto il programma legato alla festa per il compleanno di Naruhito. L’imperatore avrebbe dovuto rivolgersi ai propri sudditi in un evento aperto a tutta la cittadinanza giapponese. Presso i giardini del palazzo imperiale di Tokyo sarebbe dovuto apparire ai nipponici per tre volte, circondato dalla sua famiglia.

Ad affiancare Naruhito ci sarebbero state la principessa Kiko e le sue due figlie, Mako e Kako, anch’esse principesse. E per far capire ancora di più la portata della cancellazione di queste celebrazioni ufficiali, dobbiamo risalire all’ultima volta in cui è stato necessario ricorrere a questa misura. Torniamo indietro fino al 1996, quando le celebrazioni per il compleanno di Akihito – padre dell’attuale imperatore – non furono eseguite. La causa era legata alla crisi degli ostaggi giapponesi nell’Ambasciata del Perù. Proprio Akihito salutò la fine del suo impero in favore del figlio, poco meno di tre mesi fa, di fronte a 80mila persone.