Raimondo Etro: “Meglio avere le mani sporche di sangue”, shock a La7

L’ex brigatista scatena la rabbia della deputata di Forza Italia. Poi Giletti non ci sta e invita Etro a lasciare lo studio.

etro santanche

Preferisco avere le mani sporche di sangue, piuttosto che di acqua“. Questa è la frase che Raimondo Etro, ex componente delle Brigate Rosse, ha pronunciato e che ha suscitato scalpore. Etro è stato ospite della trasmissione “Non è L’Arena“, condotta da Massimo Giletti e andata in onda su La7. L’ex brigatista ha preso parte a un acceso duello verbale con Luca Telese e soprattutto Daniela Santanchè, in particolare sulla base proprio di questa frase, che lo stesso criminale ha voluto spiegare.

È una frase scritta su un romanzo di Graham Greene“, ha dichiarato Etro, suscitando l’ira della Santanchè e di Telese. La deputata di Forza Italia ha minacciato più di una volta di lasciare lo studio, ma la risposta dell’ex brigatista è stata maleducata nei confronti della donna. E alla richiesta di scuse pubbliche da parte della stessa Santanche, Etro ha risposto con un laconico e altrettanto maleducato “Scusa il ca**o“. Una frase che ha scatenato la rabbia del pubblico e che ha indotto lo stesso Giletti a chiedere all’ex brigatista di lasciare il suo studio.

 

Etro-Santanchè, scintille da Giletti

Prima di questa esplosione, Raimondo Etro e Daniela Santanchè avevano già fatto vedere scintille. Invitato da Giletti a rispondere alla deputata, l’ex brigatista aveva fatto capire che, dal suo punto di vista, lo Stato aveva fatto bene a concedergli un’opportunità di redenzione: “Non vale neanche la pena di rispondere alla Santanchè – aveva esordito – . Sta facendo tutto quanto da sola, è davvero piena di sè. Nessuno l’ha costretta a confrontarsi con me. La legge sembra quasi che l’abbia fatta io o qualche mio amico, è stata approvata. Io beneficio di una legge fatta dallo Stato“.

Nel proseguire la sua professione di redenzione, Etro ha fatto capire ancora una volta che la legge era dalla sua parte. Il fatto di aver scontato la pena gli avrebbe dunque consentito di riabilitarsi agli occhi della legge. “È evidente che il mio atteggiamento nei confronti dello Stato è cambiato nel corso degli ultimi 40 anni. Io mi sono consegnato allo Stato, mi sono affidato allo Stato, ho scontato la pena. Altrimenti scontare la pena a cosa serve? La pena è per metà afflittiva e per metà riabilitativa. Se ci aveste fucilati a suo tempo, prima o dopo il processo, il problema non si porrebbe. Questo Stato si basa su leggi e ha vinto“.

Tra le altre cose, Raimondo Etro è riuscito a ottenere il Reddito di Cittadinanza. Tuttavia, l’ex brigatista aveva rinunciato di volervi rinunciare, per rispetto nei confronti delle famiglie della gente fatta morire da lui durante il periodo delle BR.

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