In occasione delle prossime elezioni regionali in Veneto, passa ai voti la candidatura di Lorenzoni per il Pd. Con il sostegno di Zingaretti, sarà lui che si opporrà al leghista Luca Zaia nella corsa alla presidenza.
Arturo Lorenzoni, professore universitario espressione dell’area civica, sarà il candidato che il centrosinistra opporrà al leghista Luca Zaia nella corsa alla presidenza della Regione Veneto. Con una votazione della Direzione regionale arrivata a tarda notte, il Partito Democratico ha proposto infatti il suo nome, che con 24 voti favorevoli, 5 contrari, e 12 astenuti è quindi riuscito ad aggiudicarsi la corsa alle regionali.
In merito al successo della sua candidatura, si è espresso anche il leader del partito Nicola Zingaretti. In una nota ufficiale, non a caso, il segretario ha così dichiarato: “Bene il sostegno del Pd Veneto alla candidatura di Lorenzoni alla presidenza della Regione. Figura indipendente, proveniente dal mondo civico e competitiva per vincere. Grazie a tutto il gruppo dirigente, molto plurale, ma che ha saputo affrontare questo passaggio unito con grande intelligenza e spirito unitario. Grazie a tutti e a tutte. Ora tutti mobilitati per vincere“.
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Arturo Lorenzoni, candidato Pd per le regionali in Veneto
Arturo Lorenzoni, professore universitario espressione dell’area civica, è l’attuale vice sindaco di Padova e leader di Coalizione Civica, che assieme ai Dem governa il capoluogo euganeo.
In merito alla sua candidatura, approvata con votazione dalla maggioranza della sede locale del Pd, si è espresso anche il segretario veneto del partito, Alessandro Bisato. “Ci si è determinati in questo senso”, racconta Bisato. Che prosegue: “Una organizzazione politica deve discutere, deve riflettere, ma poi arriva il momento delle decisioni, altrimenti si entra nello schema dell’ignavia politica. La direzione Pd ha deciso, dando mandato al segretario, di avviare la trattativa mettendo al centro la candidatura di Lorenzoni“.
Come riportato da alcune fonti locali, tuttavia, la sua candidatura non sembra essere stata ben accetta dalla città di Padova, che tuttora amministra. Degno di nota, in effetti, è il fatto che anche alcuni dei suoi stessi sostenitori, tra i quali ad esempio la consigliera comunale Daniela Ruffini, hanno già chiesto a Lorenzoni di dimettersi ante tempus.
Secondo il loro punto di vista, del resto, condurre una campagna elettorale volta alla corsa regionale diventerebbe un compito e un impegno che rischierebbe di portare via la capacità di gestire appieno le incombenze dell’amministrazione padovana – tra le tante altre cose.