Coronavirus | Hollywood combatte l’epidemia con chiusure e divieti

Anche Hollywood ha paura del famigerato Coronavirus e cerca di difendersi con divieti di viaggio e chiusure degli uffici

Da quando l’epidemia si è diffusa, da Wuhan, Hong Kong ha riferito del suo ottavo caso di infezione. Si chiede di chiudere il confine di Hong Kong a tutti i visitatori dalla Cina continentale per contenere il micidiale coronavirus che sta imperversando per il paese. E non solo.

Coronavirus | Il panico si diffonde a livello globale

Il panico non è diffuso solo in Cina ma anche in tutto il resto del mondo. L’epidemia è molto più forte di quanto non sia stata in passato quella della Sars. Anche gli studi di Hollywood e le società di produzione stanno intensificando i loro sforzi per rispondere all’impatto umano ed economico di una potenziale pandemia.

Martedì scorso la Sony Pictures Entertainment ha pubblicato una nota. La casa di produzione è reduce dalle vittorie agli Oscar per C’era una volta… a Hollywood, Piccole donne e Hair Love di Matthew Cherry. La nota dalle risorse umane spiegava che sarebbero state imposte le regole disposte dall’organizzazione mondiale per la sanità riguardo i viaggi.

Coronavirus | La nota di Sony Pictures

“L’epidemia di coronavirus continua a colpire le popolazioni di tutto il mondo e le notizie cambiano rapidamente ogni giorno. I viaggi di lavoro verso, da o all’interno della regione dell’Asia del Pacifico devono essere posticipati. Nel frattempo i dipendenti devono prendere in considerazione di lavorare tramite videoconferenze o altre alternative. I viaggi internazionali sono consentiti ma i dipendenti che si sentono a disagio nel viaggiare devono farlo presente ai dirigenti.”

Questa nota si chiude con ciò che molte aziende americane con interessi in Cina, in particolare nel sito di origine del coronavirus nella città di Wuhan, hanno imposto. Gli individui che hanno recentemente visitato la Cina continentale, Hong Kong o Macao devono lavorare da casa per due settimane.

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Le quarantene sono in vigore in tutto il mondo e costringono le famiglie a restare separate dalla fine di gennaio. Oltre 64.000 persone sono state infettate, secondo gli ultimi rapporti di venerdì, con 1.380 morti. Altri studi di Hollywood, tra cui Paramount Pictures e Universal Pictures stanno monitorando la malattia e il modo in cui colpisce il proprio personale. La situazione è in continuo sviluppo.

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