Continua la crisi della compagnia Air Italy. E continuano ad arrivare rifiuti alla possibilità di comprarla. L’ultimo è di Ryanair. Anche se…
Sembra che la compagnia Air Italy non la voglia nessuno. E migliaia di lavoratori sono in apprensione. L’ultimo rifiuto a comprarla è arrivato dalla compagnia low cost Ryanair. In realtà, però, agli irlandesi interesserebbero alcuni slot sullo scalo di Olbia. “Abbiamo visto e sentito alcune notizie. Chiariamo subito: non c’è nessun interesse di Ryanair a comprare Air Italy”. Lo ha detto David O’Brien, Chief commercial officer di Ryanair, intervenendo a Milano. In pratica ha chiuso la porta alle voci che vedevano la compagnia low-cost interessata a rilevare l’attività della ex Meridiana, i cui soci hanno deciso per la liquidazione a causa di affari in profondo rosso.
Leggi anche -> Alitalia, impossibile la cessione entro il 31 maggio. “Inutile parlare di Atlantia”
Intanto il governo è attivo sul dossier Air Italy e ieri la ministra delle Infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli, ha incontrato i due liquidatori della società, Franco Maurizio Lagro ed Enrico Laghi ( indagato nell’inchiesta Alitalia), per manifestare la “forte irritazione” dell’esecutivo per come è stata gestita la partita e per il mancato coinvolgimento delle istituzioni. Per il Mit la priorità è la tutela dei 1450 posti di lavoro – circa mille a Malpensa e 550 in Sardegna – e per questo la ministra ha prospettato ai rappresentanti dell’azienda varie alternative alla liquidazione, ma la strada è tortuosa: il 2019 si è chiuso con una perdita stimata di circa 230 milioni di euro, il 79% del fatturato previsto. E anche per questi numeri Qatar Airways e l’Aga Khan (rispettivamente soci di Air Italy al 49 e 51 per cento) hanno deciso di non investire più e optare per la liquidazione.
Leggi anche -> Matteo Renzi : Siamo alleati del Governo, non sudditi
Ryanair, dal canto suo, ha colloqui aperti con l’aeroporto di Olbia per aprirvi una base ma, dicono, non sta approfittando della crisi di Air Italy, ha spiegato O’ Brien. “C’è una trattativa con l’aeroporto di Olbia per aprire lì una base, difficilmente avverrà per l’estate ma ci stiamo lavorando”. “Noi cresciamo sempre in Italia – ha spiegato – quest’anno ci sarà un aumento fra il 3 e il 4% a fronte di una media europeo di meno dell’1%. E’ più l’Italia che approfitta di noi”, ha risposto a una domanda sulla ‘coincidenza’ fra le mosse di Ryanair e la crisi della compagnia.