Roma, avvocato finisce ai domiciliari: collaborava con i Casamonica

L’avvocato era stato chiamato a fare da garante per stabilire una pax mafiosa. L’obiettivo era quello di evitare una guerra tra bande a Ostia.

gdf roma avvocato

La Guardia di Finanza ha messo in manette un noto avvocato di Roma. Si tratta di Lucia Gargano, che è stata condannata a scontare la pena agli arresti domiciliari. Il legale era finito in un giro che lo aveva portato tra le cosche mafiose più potenti della Capitale. Il suo compito era quello di fare da garante in una pax mafiosa, nell’ambito di un rapporto tra le bande di Roma e provincia. Purtroppo a farne le spese in quel caso fu Fabrizio Piscitelli, ex ultrà della Lazio meglio noto come Diabolik, che restò ucciso lo scorso 7 luglio nel parco degli Acquedotti, nella capitale.

Tornando alla posizione dell’avvocato, era finito nella cerchia delle persone di fiducia del clan dei Casamonica. Avrebbe dovuto reggere i fili di un rapporto che si stava incrinando in maniera sempre più marcata. Tanto che la sua presenza era fondamentale per evitare che tutto sfociasse in una vera e propria guerra tra bande. E il “terreno di gioco” in cui i clan avrebbero potuto scontrarsi, se non ci fosse stato l’avvocato a fare da paciere, era la zona di Ostia, controllata da tempo proprio dagli esponenti del clan dei Casamonica.

Salvatore Casamonica è l’altro soggetto arrestato – meteoweek.com

E così, al termine di un’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, il noto avvocato capitolino è finito in manette. L’accusa più grave mossa nei suoi confronti è quella di concorso esterno in associazione mafiosa. Con la stessa accusa, è stato proclamato anche l’arresto di Salvatore Casamonica. A differenza del legale, però, l’esponente del clan mafioso è già recluso sotto il regime del 41 bis. I due erano in concorso tra loro e con il Piscitelli, in modo da mettere a punto un accordo per portare la pace tra i clan che operavano a Ostia.

In particolare, oltre ai Casamonica, era coinvolto anche il clan degli Spada. A loro si aggiunge anche un altro gruppo criminale che opera a Ostia ed è capeggiato da Marco Esposito, detto “Barboncino“. In questo modo, grazie all’accordo di cui si è fatta garante l’avvocato Gargano, veniva conservata la capacità operativa proprio degli esponenti degli Spada. Le indagini si sono sviluppati in maniera collaterale con altri due casi, condotti dalle Fiamme Gialle e denominati rispettivamente “Brasile Low Cost” e “Grande Raccordo Criminale”. In queste due indagini sono stati eseguiti oltre cinquanta arresti per reati legati al narcotraffico.

Gestione cookie