La sanzione da parte dell’Agcom nei confronti della Rai per difetto di imparzialità e pluralità innesca la polemica politica. Duro intervento del dem Michele Bordo, che chiede addirittura le dimissioni dell’amministratore delegato.
“Dopo la sanzione da 1,5 milioni di euro alla Rai da parte dell’Agcom che ha accertato la violazione del contratto di servizio relativamente agli obblighi di imparzialita’, pluralismo, trasparenza, indipendenza del servizio pubblico all’Ad Salini non resta che valutare la propria permanenza al vertice dell’azienda così come la permanenza degli attuali vertici dell’informazione”. La nota, durissima, è del vicecapogruppo Pd alla Camera Michele Bordo. La polemica prende il via dopo la condanna che l’autorità per le comunicazioni ha deciso di punire con una multa di oltre un milione di euro la Rai. Il motivo è “il mancato rispetto da parte di Rai dei principi di indipendenza, imparzialità e pluralismo, riferito a tutte le diverse condizioni e opzioni sociali, culturali e politiche, così – spiega – da garantire l’apprendimento e lo sviluppo del senso critico, civile ed etico della collettività, nel rispetto della dignità della persona, del diritto e dovere di cronaca, della verità dei fatti e del diritto ad essere informati“.
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Questa la motivazione che ha spinto l’Agcom ad emettere la pesante sanzione. La Rai si è detta – in risposta – stupita. “Nel riservarsi di esaminare in dettaglio il provvedimento quando sarà notificato” ha comunicato il servizio radiotelevisivo pubblico in una nota “per una più compiuta valutazione nel merito, Rai non mancherà di rappresentare nelle opportune sedi la correttezza del proprio operato in coerenza con il ruolo assegnatole dalle leggi, anche da quelle che tutelano l’autonomia dei giornalisti”.
Inevitabile la polemica politica: “Le ripetute violazioni del contratto di servizio, accertate dall’Agcom e richiamate più volte in questi mesi, rappresentano una doppia beffa ai danni della
qualità dell’informazione Rai per i cittadini che dovranno anche pagare la multa visto che ne sono azionisti attraverso il
Governo. Per Salini e per il management è l’ora della verità” ha aggiunto infatti il vicecapogruppo Pd alla Camera Michele Bordo.