Agcom contro Rai, che si ripristino principi di indipendenza, imparzialità e pluralismo

Stangata dell’Agcom contro la Rai, mancato rispetto da parte della televisione di stato dei principi di indipendenza, imparzialità e pluralismo. L’agenzia garante delle comunicazioni ha irrogato una sanzione pecuniaria di 1,5 milioni di euro.

The Italian radio and television public service, RAI’s tower is pictured in Eastern Milano on February 3, 2020. (Photo by Miguel MEDINA / AFP) (Photo by MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

Il Consiglio dell’Agcom ha accertato, con due diverse delibere, alcune violazioni degli obblighi di contratto di servizio da parte della concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo.

In particolare, in merito a numerosi episodi riguardanti la programmazione diffusa dalle tre reti generaliste, l’Autorità ha accertato il mancato rispetto da parte di Rai dei principi di indipendenza, imparzialità e pluralismo e ha irrogato una sanzione pecuniaria di 1,5 milioni di euro.

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“Stiamo approvando una ‘risoluzione’ per far sì che le multe per queste violazioni siano pagare dai responsabili – dichiara Michele Anzaldi (Iv), segretario della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi – il voto è previsto per le prossime settimante, ma alla luce di questa pesante multa l’ad della Rai Fabrizio Salini potrebbe anticipare i tempi e contestare le sanzioni a chi ha causato le infrazioni”.

Agcom diffida Rai: si eliminino le violazioni 

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha deciso di irrogare la sanzione, con il voto contrario del commissario Mario Morcellini e l’astensione del commissario Francesco Posteraro, in ragione dell’ampiezza e della durata delle infrazioni, ma tenendo conto di alcune iniziative ripristinatorie.

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L’Autorità ha poi diffidato la concessionaria pubblica affinché elimini, nella vigenza del contratto di servizio 2018-2022, le violazioni e gli effetti delle infrazioni accertate, adottando specifiche misure volte a garantire il rispetto degli obblighi e a evitare il ripetersi delle violazioni in futuro, richiamando l’importanza della responsabilità editoriale pubblica della concessionaria.

“Nella vigilanza della missione di servizio pubblico – precisa Agcom – non sono le singole fattispecie, su cui la società ha spesso messo in atto azioni ripristinatorie o correttive, a rilevare ma l’effetto che tali condotte hanno generato e potrebbero generare sui valori della collettività e i diritti dei cittadini, nonché sul valore di utilità pubblica e sociale del canone del servizio della concessionaria”.

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ROME, ITALY – MARCH 27: General view at the RAI headquaters where Fabrizio Frizzi’s body is lying in state at Viale Mazzini on March 27, 2018 in Rome, Italy. Fabrizio Frizzi’s funeral will take place tomorrow in the Church of the Artists in the Piazza de Popolo. (Photo by Elisabetta Villa/Getty Images)

L’Autorità ha inoltre accertato, all’unanimità, il mancato rispetto dei principi di non discriminazione e trasparenza, in relazione al pricing effettivamente praticato, dalla concessionaria, nella vendita degli spazi pubblicitari.

Di conseguenza, l’Agcom ha diffidato la Rai a cessare immediatamente i comportamenti contestati, anche al fine di consentire ad Agcom la verifica del corretto utilizzo delle risorse pubbliche (canone) e private (pubblicità) per il finanziamento delle attività e della programmazione di servizio pubblico.

 

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