Il testo prevede la riduzione dei tempi del processo penale e delle indagini preliminari. Anche il lodo Conte bis farà parte del testo che andrà alla Camera.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il primo testo che rientra nella riforma della Prescrizione. Si tratta del disegno di legge delega sul processo penale, che prevede anche la presenza del lodo Conte bis. Alla fine è arrivato l’accordo dopo alcuni giorni particolarmente caldi, con l’assenza già annunciata dei due ministri di Italia Viva. Dopo uno scontro molto forte tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il leader del neonato partito Matteo Renzi, si è giunti a una conclusione positiva. Così, il testo voluto dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede potrà continuare il suo iter.
Come aveva già spiegato alcuni giorni fa lo stesso guardasigilli, il testo prevede alcune modifiche al processo penale. Intanto è prevista una netta riduzione dei tempi tecnici, con il procedimento che non potrà superare i 4-5 anni di durata. Inoltre è prevista anche una stretta sulla durata delle indagini preliminari, proprio per snellire i processi. Al tempo stesso sono previsti termini meno rigidi sulle sanzioni che verranno comminate ai magistrati che non seguiranno gli iter e i tempi previsti. In tal caso sono previste segnalazioni da parte dei dirigenti, che possono rendere conto ai titolari delle azioni disciplinari in corso.
Uno degli aspetti positivi, che vanno al di là della composizione del processo penale, è la possibilità di apertura a nuove assunzioni di magistrati e personale amministrativo a vario titolo. Ma l’aspetto più importante del testo voluto dal ministro Bonafede, è quello relativo alla gestione dei casi di colpevolezza e assoluzione. Lo stop alla prescrizione arriva solo dopo la sentenza di primo grado per i condannati e si prolunga per chi viene dichiarato assolto. Nel caso in cui il secondo grado di giudizio dovesse cambiare l’esito del processo penale, assolvendo l’imputato inizialmente dichiarato colpevole, ecco che quest’ultimo recupererebbe la prescrizione bloccata in precedenza.
Riforma processo penale, parla Conte
Nella conferenza stampa tenutasi a Palazzo Chigi dopo il Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte ha usato termini forti. Il premier ha reagito anche a parole alla mosse messa in atto da Italia Viva e dal suo leader, Matteo Renzi. Così, alla presenza dei giornalisti ha scatenato la sua ira nei confronti di uno dei componenti della maggioranza. “Si minaccia la crisi di governo e poi si accusa gli altri di fare ricatti, si crea instabilità e si vota ormai quotidianamente con le opposizioni. Le iniziative di Iv si commentano da sole. Ma gli italiani li prendiamo in giro? Gli italiani per fortuna sanno ragionare“, ha concluso un Conte scuro in volto.