“Povero Ippocrate”, muore per infarto uno dei medici indagati

Antonino Zito si è spento a 70 anni nel corso della notte. Era uno degli indagati nell’operazione Povero Ippocrate su falsi invalidi e medici compiacenti.

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Arriva una notizia tutt’altro che bella, che riguarda uno degli indagati nell’operazione “Povero Ippocrate“. Stiamo parlando di Antonino Zito, che si è spento nel corso della notte appena trascorsa. Zito era uno dei grandi accusati da parte degli inquirenti che hanno fatto partire questa inchiesta nei giorni scorsi. L’uomo che è appena deceduto era un medico ma anche un ex consigliere del Comune di Siracusa. Rientrava nel registro degli indagati per la vasta operazione che ha riguardato i casi di falsi invalidi nella provincia aretusea.

Un infarto ha stroncato Zito nel corso della notte, proprio mentre era in attesa di una chiamata da parte del suo legale. L’operazione “Povero Ippocrate” ha fiaccato in maniera pesante, nel corpo e nello spirito, l’ex medico nonchè ex consigliere comunale siracusano. Il tutto fino ad avere un infarto che, poche ore fa, lo ha visto spegnersi sul colpo. È dunque morto uno dei perni sui quali si basava la pratica delle invalidità false concesse dai medici compiacenti ad alcuni soggetti, che invece erano ampiamente in grado di deambulare e non necessitavano di trattamenti speciali.

Le indagini proseguono presso il Tribunale di Siracusa – meteoweek.com

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Ricordiamo che Antonino Zito era in pensione ormai da tre anni, quando si è giunti al culmine dell’operazione “Povero Ippocrate”. Il medico aveva lasciato la propria occupazione nel mese di gennaio del 2017, quando le indagini da parte delle forze dell’ordine, coadiuvate dal Tribunale di Siracusa, erano già partite. Per tanti anni, infatti, Zito era stato messo a capo della prima commissione del centro medico legale Inps. Dall’alto del suo ruolo di presidente della suddetta commissione, avrebbe dovuto occuparsi dell’accertamento delle invalidità o presunte tali.

Forte di tale potere, Antonino Zito era riuscito a favorire diversi amici e colleghi. Il medico, infatti, forniva un parere favorevole alla concessione dei sussidi alle persone alle quali riteneva opportuno elargirle. Il tutto senza che i soggetti in questione godessero di condizioni tali da poter ottenere il suddetto sussidio. I casi contestati sono stati diversi, anche a discapito di disabili reali che, invece, non ottenevano ciò che gli spettava di diritto. Da qui la partenza delle indagini che, tra gli altri, ha colpito proprio Zito.

Persone molto vicine all’ex medico deceduto fanno sapere che la notizia del procedimento ai suoi danni aveva fatto cadere Zito in uno stato di prostrazione.

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