Una condanna ‘lieve’ ma giusta secondo i familiari di Emanuele Anzini. Nove anni all’uomo che lo investì, uccidendolo, guidando ubriaco. Il Carabiniere stava svolgendo il suo lavoro ad un posto di blocco.
“L’auspicio è che pene così tanto severe possano essere da deterrente di molti affinchè evitino di porsi alla guida sotto l’effetto di alcool e sostante stupefacenti”. Partiamo dalla dichiarazioni dela figlia Di Emanuele Anzini, perchè queste parole sono il giusto messaggio per il futuro. Nove anni di reclusione, ritiro della patente e risarcimento delle parti civili costituite: Il Gup del Tribunale di Bergamo Massimiliano Magliacani, ha deciso. Destinatario della condanna è Matteo Manzi Colombi il giovane cuoco di 34 anni che il 17 giugno dello scorso anno travolse ed uccise mentre era alla guida della sua auto ubriaco, il carabiniere di Sulmona Emanuele Anzini,che stava lavorandodi in un posto di blocco.
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La figlia del carabiniere ucciso, Sara Anzini, ha accolto con soddisfazione la decisione del Gup. “La condanna evidentemente severa, seppur accolta con soddisfazione e per quanto possa risultare apparentemente appagante, non lenisce nemmeno in minima parte il profondo dolore che provo per la perdita di mio papà”.
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