Stando a quanto riportato dalla prestigiosa rivista Variety, Angelina Jolie e la Universal sarebbero ancora al lavoro sul remake de La moglie di Frankenstein, celebre horror gotico del 1935 diretto da James Whale.
L’inizio della produzione del remake de La moglie di Frankenstein risale ormai al 2015. Da allora il film non ha mai visto la luce e la mancanza di aggiornamenti aveva fatto pensare ad una ormai definitiva cancellazione. Ma pare che le cose non stiano così.
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Amy Pascal, produttrice già dietro a grandi successi come Spider-Man: Un nuovo universo, e John Krasinski, al quale è affidata la regia e attualmente al lavoro sul seguito del suo A Quiet Place, stanno esplorando varie strade per il remake de La moglie di Frankenstein. Secondo Variety, le riprese potrebbero addirittura cominciare a breve. L’ingresso di David Koepp nel team di produzione, cambiato varie volte negli anni, avrebbe dato la svolta che si aspettava da tempo. Sempre Variety svela che finalmente nel 2020 potrebbero iniziare le riprese del film, che dovrebbe avere come protagonista ancora Angelina Jolie, che già nel 2015 accettò il ruolo principale (ma il progetto era nato già a inizio anni 2000).
Lo script del remake è stato più volte preso e lasciato, dato il fallimento di altri reboot, come quello de La Mummia con Tom Cruise, il cui insuccesso al botteghino ha decretato la fine di uno dei progetti cinematografici più ambizioni della Universal. Proprio a causa del flop di quel film, che doveva dar vita al franchise Dark Universe, la Universal decise infatti di cancellare altri reboot, tra cui quello de La moglie di Frankenstein. Ma quello che sembrava ormai un film destinato a non essere mai realizzato potrebbe ora diventare realtà. La Jolie non ha ancora rilasciato dichiarazioni a riguardo, né ha mai commentato pubblicamente il suoi coinvolgimento nel progetto, ma Variety negli anni si è rivelata una fonte piuttosto affidabile.
La storia travagliata della pellicola è iniziata nel lontano 2001. Il primo tentativo per la stesura di un copione avvenne nel 2008, quando fu presentata alla Universal una bozza iniziale, poi rivista ancora nel 2013 e infine nel 2015. Quell’anno sembrava ormai tutto pronto e il cast pronto alle riprese, con la protagonista di Maleficent al timone. Javier Bardem doveva invece interpretare Frankenstein, anche lui oggi apparentemente riconfermato (senza certezza). Lo stesso film del 1935, nonostante le qualità cinematografiche, non fu affatto un successo al botteghino, e divenne un cult sono negli anni ’80, dopo la rivalutazione da parte di pubblico e critica.
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Nel capolavoro firmato da James Whale nel 1935, Mary Shelley raccontava il seguito della storia di Frankenstein: il mostro è sopravvissuto all’incendio del laboratorio e continua a vagabondare nelle campagne. Il dottor Frankestein, scampato alla morte, viene costretto a dar vita a un’altra creatura Nel film la creatura presenta una notevole evoluzione psicologica e incomincia a sviluppare dei sentimenti tipici degli umani (cosa già accennata nel primo film, ma qui ulteriormente approfondita) che si manifestano gradualmente a seguito di una serie di incontri che determineranno la “maturazione” del personaggio.
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