Il monito degli oculisti per scongiurare il pericolo coronavirus. “Insieme a bocca e naso, gli occhi meritano la massima attenzione. Possono essere la porta d’ingresso del virus nel nostro corpo”. La congiuntivite, spiegano, è uno dei sintomi principali
Gli oculisti mettono in guardia la popolazione sulla trasmissione del coronavirus. “Gli occhi, al pari di naso e bocca, possono essere decisivi per il contagio. E la congiuntivite è uno dei sintomi con cui le infezioni, inclusa quella causata dal covid-19, possono manifestarsi”. Lo sottolinea la Società italiana di Oftalmologia (Soi), che elenca alcune corrette abitudini da mettere in pratica per prevenire i contagi.
“Gli occhi, e in particolare la congiuntiva, – spiega il presidente della Soi Matteo Piovella – sono la diretta porta di ingresso per il coronavirus che viene poi trascinato tramite le vie di deflusso delle lacrime all’interno del naso e gola. Qui bisogna prestare la massima attenzione. La congiuntivite virale, sintomo precoce della malattia, resta difficilmente identificabile rispetto le comuni e molto diffuse congiuntiviti”. L’infiammazione in questione, di origine batterica o virale, riguarda la membrana trasparente che ricopre l’interno della palpebra e il bulbo oculare. Il sintomo tipico è l’arrossamento degli occhi e può costituire un sintomo precoce del covid-19 nei pazienti infetti da questo virus.
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Gli oculisti hanno diramato una serie di raccomandazioni utili per mettersi a riparo da sorprese. Oltre a lavare spesso e bene le mani, “un’altra misura preventiva fondamentale – spiegano – è l’utilizzo di un asciugamano per il viso e di un cuscino personale. Oltre, naturalmente al divieto assoluto di toccare gli occhi con le dita”.
La prevenzione passa anche per quelle misure che riguardano gli stessi oculisti sulle pratiche da seguire. Fare un lavoro corretto può indicare la giusta via per scongiurare pericoli. Molte di queste sarebbero già attuate. Il medico cinese, poi deceduto, che per primo si rese conto dell’emergenza sanitaria in corso a Wuhan era, infatti, un oftalmologo e gestiva la congiuntivite nei pazienti affetti da coronavirus. “Consigliamo quindi agli oculisti – continua Piovella – di visitare i pazienti con congiuntivite con guanti, mascherina e occhiali sanitari o visiera. L’accortezza può essere decisiva, pertanto gli occhi ricoprono come visto un ruolo primario. Sono consigliati, poi, generici criteri di igiene, come disinfezione delle mani, sterilizzazione degli strumenti a contatto con le mucose devono essere scrupolosamente rispettati. Ed è fondamentale la necessità di non toccare il viso del paziente con
le mani”.
I consigli degli oculisti vanno ad aggiungersi alle accortezze standard, già divulgate. “Lavarsi spesso le mani (dopo aver tossito/starnutito, dopo aver assistito un malato, prima durante e dopo la preparazione di cibo, prima di mangiare, dopo essere andati in bagno, dopo aver toccato animali o le loro deiezioni o più in generale quando le mani sono sporche in qualunque modo). In ambito assistenziale (ad esempio negli ospedali) segui i consigli degli operatori sanitari che forniscono assistenza. Non è raccomandato l’utilizzo generalizzato di mascherine chirurgiche in assenza di sintomi”
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