Si avvicina alla conclusione l’Odissea di alcuni passeggeri che saranno finalmente alloggiati in strutture protette allestite dal Governo.
Ricovero per gli anziani della Diamond Princess
Non potranno tornare a casa, per la verità questa opzione è ancora non solo lontana ma al momento nemmeno in previsione. Ma se non altro saranno ospiti di appartamenti più funzionali. Sono i 218 passeggeri più anziani della Diamond Princess, bloccata nel porto di Yokohama dopo l’esplosione del contagio da Coronavirus. Si tratta di un piccolo gruppo rispetto alle 3500 persone che resteranno a bordo della nave.
Chi sbarcherà dalla nave
I passeggeri che sbarcheranno sono quasi tutti ultraottantenni, oltre ad alcune persone disabili e a due persone con seri problemi di salute che necessitano di un’assistenza più adeguata. Le operazioni di sbarco dovrebbero cominciare nel corso del fine settimana: Gaku Hashimoto, alto funzionario del ministero della Sanità, ha annunciato che tutti i passeggeri “considerati ad alto rischio per la salute saranno sottoposti a nuovi esami e che nessun altro sbarco rispetto ai 218 previsti sarà autorizzato”.
Un villaggio in quarantena
Tutte le persone che scenderanno dalla Diamond Princess saranno di fatto ricoverate anche se non soggiorneranno in uno degli ospedali della città: per accogliere i ‘reduci’ della nave da crociera è stato allestito un villaggio attrezzato, piccoli appartamenti con una grande infermeria, un posto medico aperto ventiquattro ore si ventiquattro e presidiato da personale sanitario e militare. Di fatto, anche se il governo giapponese non lo definisce così, sarà a tutti gli effetti un’area di quarantena.
Ancora soldi per la prevenzione
Intanto il Giappone ha stanziato un ulteriore budget proveniente da fondi del paese perle gravi emergenze che servirà a estendere ulteriormente le misure per la prevenzione e il controllo di potenziali contagi. Si parla di circa 90 milioni di euro che serviranno a fornire nuovi test di positività al corona virus, la formazione del personale medico e paramedico, materiale monouso oltre alle famose mascherine che sono quasi introvabili in tutto il paese.
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L’incognita Olimpiadi
La preoccupazione di Tokyo è grande soprattutto per l’approssimarsi delle Olimpiadi che questa estate saranno ospitate dal Giappone. Il rischio è quello di dovere mettere in quarantena atleti, allenatori, accompagnatori, personale e giornalisti che verrà in Giappone per i giochi. Si parla di decine di migliaia di persone.
Un’emergenza nell’emergenza che tuttavia per il momento il governo sembra non volere prendere in considerazione. Confermata anche la partenza per Wuhan di un volo charter che dovrebbe riportare in Giappone circa 150 persone in Cina per motivi di studio o lavoro.