Ventimiglia, 10 passuer arrestati: nell'ultimo anno accertati 16 passaggi di confine

Operazione militare della Polizia di Frontiera coordinata dalla Procura di Imperia che ha portato alla luce un gruppo di passeur che incassava 200 euro a viaggio.

La Polizia di Frontiera di Ventimiglia, nell’ambito dell’operazione militare denominata “Sciarun” (Caronte, in arabo), ha arrestato 10 passeur stranieri. Nel gruppo, prevalentemente, cittadini algerini e tunisini, ma anche una donna albanese e un cittadino francese. L’accusa è favoreggiamento all’immigrazione clandestina e tre degli arrestati si trovavano ai domiciliari, mentre altre due sono state denunciate in stato di libertà. Secondo la Procura di Imperia, che ha coordinato le indagini, nel corso dell’ultimo anno, sono stati certificati almeno 16 passaggi oltre il confine, al prezzo di 200 euro cadauno. Il gruppo si avvicinava agli immigrati che sostavano nei pressi della stazione o ai bar, oppure i contatti avvenivano telefonicamente. Dopo aver pagato il prezzo pattuito, venivano trasportati in auto, treno o autobus al confine.

La Procura di Imperia: “Gruppo pericoloso”

Il Procuratore del città ligure, Alberto Lari, ha parlato del gruppo di pasteur: “Sono molto rigidi nel prezzo: se si trattava di pagare duecento euro, con centonovantanove te ne stavi a casa”. Il gruppo era ben organizzato come ha spiegato Martino Santacroce, dirigente della Polizia di Frontiera. I 10 infatti cambiavano spesso auto, ed era difficile localizzarli tramite gps o pedinarli. La Polizia ha comunicato inoltre i risultati del lavoro sul blocco dei passaggi alla frontiera nel 2019: 193 arresti, 62 dei quali per immigrazione clandestina. Imponenti le forze messe in campo tra Italia e Francia: 13.339 gli agenti impiegati 5 5.889 le pattuglie impiegate. La Polizia ha segnalato anche le 287 riammissioni attive, ovvero gli stranieri irregolari riportati in Francia che avevano superato il confine italiano.