Uccise il marito nel 2002, poi lo caricò in macchina insieme alle figlie e lo bruciò in campagna, arrestata la moglie: si trovava nascosta a Roma.
Un Cold Case risolto grazie agli avvisi della polizia americana. Una 59 enne statunitense, Beverly Mc Callum, da tempo ricercata per l’omicidio del marito, è stata arrestata in un hotel di Roma. Il suo nome era stato diffuso dalle autorità statunitensi che erano a caccia della donna. Non è stato neppure troppo difficile risalire alla omicida. Grazie al sistema che fornisce le generalità degli ospiti degli alberghi, la Polizia italiana ha fermato la donna in via Arola 53, al Papillo hotel and resort, nei pressi di Casal del Marmo.
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Un omicidio efferrato. La storia
Tutto iniziò una notte di maggio del 2002, quando Beverly McCallum caricò il corpo del marito morto nel suo furgone, con lei c’erano le sue due giovani figlie che all’epoca avevano 9 e 11 anni. La ragazza più giovane ha ricordato una rissa nel seminterrato di una casa di Charlotte. Sull’auto Beverly aveva caricato il marito dentro una grande scatola di metallo. Poi un lungo viaggio verso una cittadina vicino al lago Michigan. Quindi il fuoco.
L’uomo, Roberto Caraballo, è stato trovato l’8 maggio 2002 dentro l?armadietto di metallo nel sud-est di Grand Haven Township, gravemente bruciato. Nessuno lo aveva riconosciuto.
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Nessuno sapeva fosse di Caraballo quel cadavere carbonizzato, fino al 2015, quando un anonimo ha fornito un suggerimento che ha aperto nuovamente il caso e portato all’accusa di omicidio per la moglie. Il caso è stato oggetto di un documentario chiamato “Jack in the Box”. Il film ha seguito la storia di un caso freddo di 17 anni che ha perseguitato il dipartimento dello sceriffo della contea di Ottawa. Da allora, tre persone sono state accusate di omicidio. I tre sospetti, Christopher McMillan, 40 anni, Beverly McCallum, 58 anni, e Dineane Ducharme, 38 anni, sono stati accusati di omicidio, cospirazione, disintegrazione e mutilazione di un corpo.
