E se il coronavirus dovesse arrivare in africa? Cosa succederebbe? Un appello alla riflessione che questa volta non arriva dagli scranni della lega, ma da quelli di Liberi e Uguali, per voce del Ministro della Salute Speranza.
Le parole del Ministro
Nella lotta contro il nuovo coronavirus cinese “io sento una doppia responsabilità: non solo per il mio Paese e per l’Europa, ma anche per il continente africano che è a noi molto vicino geograficamente“. Lo ha spiegato il ministro della Salute, Roberto Speranza, oggi a Bruxelles intervenendo al vertice dei ministri della Salute Ue. “I servizi sanitari nazionali dei Paesi africani sono molto più fragili di quelli europei e – ha avvertito – una potenziale diffusione del virus in quel pezzo di mondo potrebbe avere effetti molto gravi“.
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L’epidemia di nuovo coronavirus cinese, ha evidenziato Speranza, è un “problema serio che non possiamo sottovalutare. L’Europa può e deve dare una risposta forte e coordinata per evitare la diffusione del virus nelle nostre comunità”.
Le soluzioni
“Dobbiamo mettere insieme i nostri migliori scienziati, anche rispetto alle sfide farmaceutiche che sono in campo” per vincere la battaglia contro il nuovo coronavirus cinese, “e rafforzare insieme le nostre politiche di prevenzione”, è uno degli inviti lanciati all’Ue dal ministro della Salute.
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“Secondo i nostri studi che abbiamo condotto in queste settimane, si può arrivare a un paziente su 5, quasi il 20%, che” a causa dell’infezione da nuovo coronavirus cinese “può avere bisogno di terapia intensiva e assistenza respiratoria. Sono numeri che possono mettere in difficoltà anche servizi sanitari nazionali importanti e solidi come quelli che ci sono in Ue”.
L’appello all’Europa
“Per queste ragioni- ha proseguito Speranza- credo che l’Europa debba dare una risposta forte e unitaria, nel pieno sostegno del governo cinese, di cui apprezziamo il lavoro straordinario condotto in questi giorni e con cui dobbiamo avere la più stretta e la più piena collaborazione”.