La selva di puntelli ostruisce un torrente e sostiene ponte della ferrovia. Il sindaco. “Soluzione estremamente pericolosa che non condividiamo”. Rfi replica. “Si tratta di una misura provvisoria, la sicurezza viene tutelata”. Sul caso spunta un’ interrogazione parlamentare al ministero dei Trasporti
Il ponte di Mergozzo, a Verbania (Piemonte), ospita tratte di rilievo ma è sostenuto semplicemente da puntelli, scatenando reazioni sulla sicurezza. Ci passano i treni della linea internazionale Milano-Domodossola-Losanna. Una selva impressionante di puntelli appoggiati sul malandato greto di un torrente, il rio Albo, sostiene il tutto. Al momento è in secca per l’inverno ma presto si riempirà di nuovo. Con conseguenze che potrebbero rivelarsi disastrose: si nota già un accumulo di materiali.
Il primo a mostrarsi preoccupato per una situazione divenuta stagnante è Giuseppe Monti, sindaco di Premosello. E’ un paese confinante con quello di Mergozzo. “In caso di alluvione – scrive Monti su Facebook – questi puntelli dove finiscono? Ma è ammissibile restringere la sezione idraulica di un corso d’acqua in questo modo? Non ho scritto questo post in veste ufficiale – ha aggiunto – ma come cittadino. Ricevo tante segnalazioni. Il ponte non è sul mio territorio ma ci tenevo a denunciare la situazione. E’bene che ci si attivi affinchè l’area venga messa in sicurezza nel minor tempo possibile. Un dovere registrare il malcontento dei cittadini, anche se non è un intervento di mia competenza”.
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Allertato sulla situazione, anche il sindaco di Mergozzo, Paolo Tognetti, ha voluto dire la sua. Rimarca, però, le indicazioni ricevute da Rfi. “I lavori sono previsti da Rfi – ha spiegato – ci è stato detto che sono state fatte delle verifiche autonome. L’ intervento risolutivo è previsto ma non sappiamo con quale tempistica. I puntelli sono lì da un po’, ci vengono segnalati a più riprese dai cittadini”.
La stessa Rfi, interpellata, ha voluto diramare una nota di chiarimento. Sarebbero scongiurati pericoli riguardanti la sicurezza. “Durante le verifiche periodiche che vengono effettuate ai manufatti ferroviari – spiega l’azienda del gruppo Trenitalia – siamo intervenuti provvisoriamente in una prima fase. E’ già stata ultimata la progettazione degli interventi definitivi. L’avvio dei lavori di seconda fase è previsto nel mese di marzo. Nel frattempo la sicurezza è garantita. Ed esiste una tempistica stabilita sull’avvio della seconda ondata di lavori”.
Le rassicurazioni tuttavia non avrebbero tranquillizzato del tutto cittadini e politica. Proprio in queste ore si sono mossi sia il prefetto di Verbania, che ha disposto accertamenti, sia la deputata verbanese Mirella Cristina, di Forza Italia. Quest’ultima ha depositato un’interrogazione parlamentare per chiedere lumi al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. “Vogliamo sapere – spiega la deputata azzurra – se a monte e in questa fase sono stati valutati tutti i rischi dell’operazione. E’nostro dovere ascoltare la gente e chiamare in aula il ministro, affinchè ci spieghi le modalità di intervento. Ogni giorno le persone si sentono a rischio, trattandosi di un ponte che sostiene una ferrovia internazionale”.
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