Nella giornata di oggi, durante le ore pomeridiane, un gruppo di sei lavoratori si è arrampicato ed è salito sul tetto dell’Ospedale Civile di Venezia: un gesto di protesta, il loro, poiché aspettano ancora i soldi dello stipendio. Già in mattinata, però, si era verificata la manifestazione degli operatori di porto.
La protesta, che li ha portati ad arrampicarsi sul tutto dell’Ospedale Civile, vede coinvolti 6 operai. I lavoratori sono gli stessi che hanno effettuato delle operazioni di ristrutturazione all’edificio, ma sono ben tre mesi che non vedono onorati i loro stipendi. Per la precisione, le fonti riportano come tutti e 6 gli operai abbiano lavorato, per una ditta di subappalto, alla ristrutturazione del padiglione Gaggia, presso la quale ha sede il reparto di radiologia.
A farli scendere è stato necessario l’intervento dei dirigenti della Ulss e della ditta che ha vinto l’appalto. Quest’ultima, pronta a sostituirsi alla subappaltata nel pagamento, ha quindi tentato di rassicurare i sei operai, che infine sono scesi dal tetto.
Sempre nella città lagunare, nella giornata di oggi si è tenuta un’altra manifestazione, da parte però degli operatori di porto. Il “fronte del porto” di Venezia e Chioggia ha infatti organizzato una manifestazione dal titolo “E se rovesciamo Venezia“, volta a chiedere la totale accessibilità delle navi commerciali in laguna, in modo tale da ripristinare il pescaggio perduto a causa dei fenomeni di erosione che colpiscono i canali navigabili di Porto Marghera.
Come riportato dalle fonti locali, al corteo di questa mattina, il cui appuntamento era in piazzale della Stazione Marittima, hanno partecipato lavoratori, imprenditori e amministratori, che con un corteo acqueo hanno dunque percorso il Canale della Giudecca. La richiesta mossa alla città è quella di provvedere all’accelerazione degli scavi per i canali del Porto commerciale.
Dopo la manifestazione, si è poi tenuto un convegno dal titolo: “Un futuro per la città-porto. Il porto è vita, Venezia è viva”. A partecipare all’iniziativa sono state tutte le associazioni imprenditoriali del porto, oltre che i dirigenti sindacali di Cgil, Cisl e Uil veneziane, con la partecipazione anche della Capitaneria di Porto, del Comune, dell’Autorità Portuale e di alcuni rappresentanti di aziende logistiche e operatori portuali.
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