Carnevale di Venezia a presenze decimate, prenotazioni quasi dimezzate a Roma. Il turismo in Italia risente della recente emergenza.
Gli effetti del Coronavirus non si limitano solo alle centinaia di morti e alle migliaia di casi di infezione. Purtroppo anche l’economia su base mondiale sta risentendo in maniera molto forte della diffusione di questa epidemia. E in alcuni casi, sta risentendo anche di una vera propria psicosi non esattamente motivata. Ma alla fine, diffusione reale o meno del virus 2019-nCoV, il piatto piange anche nel nostro Paese. E in particolare è il settore del turismo a risentire in Italia degli effetti sia del Coronavirus, che delle notizie che circolano a riguardo.
In base a un’indagine statistica condotta dall’istituto Demoskopica, infatti, saranno enormi le perdite sotto questo aspetto. Si quantifica il tutto in ben quattro miliardi e mezzo. Stiamo parlando di un ammontare di denaro che è pari al 5% del Pil di tutto l’anno nel nostro Paese. A pagare maggiormente lo scotto della diffusione delle brutte notizie sul Coronavirus sono in particolare quattro regioni del nostro Paese. Stiamo parlando, in ordine decrescente di perdite in denaro dal turismo, di Veneto, Toscana, Lazio e Lombardia.
In particolare la regione veneta sta perdendo quasi un miliardo di euro (per la precisione 954 milioni) stimati per il mancato transito di centinaia di migliaia di turisti. Per la cronaca, le perdite in Toscana sono stimate in 779 milioni di euro, contro i 765 milioni “persi” in Lazio e i 685 milioni non guadagnati in Lombardia. Tutte regioni che stanno perdendo un grande flusso di turisti, in base ai dati forniti dalla Fondazione Italia Cina – Camera di Commercio Italo Cinese. In tutto il 2020 era previsto un flusso di turisti dal Paese asiatico quantificato in circa un milione e mezzo di persone.
Si tratta di semplici visitatori del nostro Paese oppure di uomini di affari che avrebbero effettuato almeno un pernottamento in Italia. Ne arriveranno, secondo le ultime previsioni, circa il 25% in meno. Passando ad alcuni esempi pratici, il Carnevale di Venezia vedrà un flusso di turisti inferiore del 30% rispetto alle previsioni. Il 35% delle prenotazioni negli alberghi di Roma è andato perduto, mentre il Festival dell’Oriente al Lingotto di Torino previsto per la fine di marzo è stato rinviato. Destino simile per la Fiera del Mobile a Milano: è prevista ad aprile, non verrà rinviata ma rischia di perdere ben 30mila visitatori previsti dalla Cina.
Per non parlare del crollo della clientela dei ristoranti che propongono pietanze cinesi. In questo caso si oscilla tra il 40% e (in alcuni casi) il 50% di tavoli prenotati in meno rispetto alla frequenza consueta. E se ci sono realtà del turismo in Italia che non stanno risentendo di questa psicosi, sono quelle che non sono ancora entrate nel novero delle attrazioni preferite dai cinesi. Come nel caso del Carnevale di Viareggio, che quest’anno potrebbe ottenere il record di presenze. Ma anche all’estero si paga cara questa emergenza. Il Mobile World Congress previsto a Barcellona per presentare a fine febbraio i più importanti ritrovati della tecnologia di telefonia mobile, non si svolgerà.