Coronavirus: 900 mila passeggeri controllati da un piccolo esercito di volontari

Un piccolo esercito di medici e volontari della protezione civile, ogni giorno monitora i passeggeri provenienti dai voli più a rischio. Quasi 900 mila i controlli effettuati  fino ad oggi.

Si distinguono per le loro tute arancioni o blu, qualche volte li trovi anche in ‘borghese’. Sono i medici e i volontari della protezione civile schierati dentro gli aeroporti di tutta Italia, per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Un lavoro di alta responsabilità. E sono più di 800.

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I controlli sanitari sui passeggeri che atterrano negli aeroporti italiani hanno preso il via il 5 febbraio e interessano tutti i voli internazionali in arrivo, così come previsto dall’ordinanza del capo del Dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Dall’inizio delle attività sono stati monitorati 7.784 voli e 892.409 passeggeri. Solo ieri sono stati sottoposti al rilevamento della temperatura corporea 128.686 passeggeri e la sorveglianza sanitaria è stata garantita su un totale di 1.193 voli in arrivo. Per nessuno dei passeggeri monitorati si è resa necessaria l’applicazione del protocollo sanitario, deciso dal ministero della Salute, previsto in caso di sospetto Coronavirus.

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Sono impiegati oltre 800 medici e volontari di protezione civile. Il sistema di monitoraggio prevede l’impiego di team misti composti da personale medico dell’Ufficio di
sanità marittima aerea e di frontiera – Usmaf – e da volontari delle organizzazioni nazionali e regionali di protezione civile e della Croce Rossa Italiana, con il supporto dei presidi medici aeroportuali. La temperatura corporea viene rilevata da termometri laser e, dove presenti, da termoscanner.

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