Di fronte ai ritardi della gigantesca opera che deve ancora essere completata, collaudata e messa in opera nella sua completezza, si corre ai ripari con altri progetti.
Mentre la questione Mose continua a scatenare polemiche, è di ieri la notizia che il gigantesco apparato che dovrebbe tutelare Venezia dall’acqua alta sarà operativo – forse – solo nel 2023, si preparano altri piani. L’ultimo progetto, commissionato al Consorzio Venezia Nuova, lo stesso che ha in gestione il Mose, prevede di alzare il cordolo sul molo dell’isola di San Marco con un sistema di pompe per scaricare le acque piovane e alcune mini-paratie. Costo complessivo iniziale 30 milioni di euro.
San Marco è svantaggiata per via del suo dislivello che scende proprio verso la laguna: quando l’acqua alta comincia a salire oltre il metro la piazza si allaga e i danni che l’acqua finisce per provocare sono stati anche troppo evidente. Il Mose, fino a questo momento ancora incompleto e incapace di risolvere il problema non basta. La scelta delle mini-paratie, allestite nell’angolo più basso ed esposto della piazza, dovrebbe essere sufficiente a contenere l’acqua alta almeno fino a 110-120 centimetri. Di fronte a ondate come quelle degli ultimi allagamenti anche questa contromisura potrebbe essere del tutto inadeguata.
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Il progetto è stato presentato ieri ed è stato consegnato dall’Ati al Consorzio Venezia Nuova. A breve inizierà l’iter di tutti gli enti preposti, tra cui Provveditorato alle Opere pubbliche e la Sovrintendenza. “Noi – ha detto il legale rappresentante di Kostruttiva, Devis Rizzo – siamo pronti a partire con l’ulteriore step della progettazione esecutiva. Il costo dell’intervento sarà intorno ai 30 milioni di euro, con tempistiche legate ai doverosi passaggi. Dall’approvazione e dal successivo inizio dei lavori, in un paio d’anni si potrà partire con l’esercizio provvisorio per evitare l’allagamento della piazza”.
Tempi di lavoro previsti circa un anno: se tutto andrà secondo i tempi già l’anno prossimo il sistema potrà essere testato durante la stagione invernale. Le pompe per la gestione dell’acqua piovana saranno sette in gradi di pescare e scaricare 700 litri di acqua al secondo
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