Attacco suicida in Afghanistan, ci sono morti tra i civili

Tre persone sono rimaste uccise a Kabul. L’attacco è avvenuto all’entrata dell’Accademia Militare Marshal Fahim della capitale dell’Afghanistan.

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Ancora paura e terrore per le strade di Kabul. Nella capitale dell’Afghanistan c’è stata nelle scorse ore una nuova e forte esplosione, che ha causato anche delle vittime. Alla base di questo episodio c’è un attacco di stampo suicida, avvenuto proprio nelle strade della capitale. L’azione è stata intrapresa davanti all’ingresso dell’Accademia Militare Marshal Fahim in maniera del tutto improvvisa, in un momento in cui per fortuna non c’erano molte persone a circolare in quella zona.

A rendere noto l’attacco è stato il ministero dell’Interno in Afghanistan, attraverso il suo portavoce Nasrat Rahimi. La Marshal Fahim è una accademia di difesa che ospita alcuni compartimenti delle forze armate afghane. Le sue dinamiche di formazione dei soldati si basano molto sul modello americano, pertanto non è da escludere un attacco mirato come una specie di avvertimento proprio nei confronti degli Stati Uniti. In ogni caso, almeno per il momento, non c’è stata alcuna rivendicazione da parte di gruppi di terrorismo.

Soldati di guardia all’entrata dell’Accademia Nazionale Marshal Fahim – meteoweek.com

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Nel frattempo si prova a fare un primo bilancio delle vittime dell’attacco suicida avvenuto a Kabul. Per il momento si parla di tre persone rimaste uccise, stando al primo conteggio reso noto da un ufficiale del ministero della salute pubblica in Afghanistan. Tra questi vi sarebbero sia civili sia membri dell’esercito, di piantone all’interno dell’Accademia Marshal Fahim. Inoltre è stata data notizia del ferimento di quattro persone, altro numero che contiene sia civili che soldati.

Queste quattro persone ferite e coinvolte nell’esplosione sono state trasferite con grande urgenza in ambulanza presso l’ospedale più vicino di Kabul. Inoltre le forze di sicurezza dell’Afghanistan hanno intrapreso un’opera di blocco delle principali strade della capitale. Si tratta di una operazione necessaria per non consentire di raggiungere il luogo in cui è avvenuta l’esplosione. E le emittenti televisive afghane hanno mostrato questa lunga serie di operazioni, ormai di routine dalle parti di Kabul.

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