Una patologia non molto comune ma della quale in Italia si parla in modo sempre maggiore negli ultimi anni e che costringe chi ne soffre alla chirurgia.
Sono state le foto che comparivano sui social e che in qualche modo alludevano al fatto che avesse fatto ricorso al chirurgo estetico a convincerla che era il caso di parlare a viso aperto del suo problema. E da quando l’ha fatto sono molte le donne che la ringraziano e che stanno cercando di correre ai ripari di fronte a una patologia di cui si parla troppo poco. Si chiama gigantomastia.
La gigantomastia è una vera e propria malattia che colpisce da un punto di vista fisico ma i cui veri contraccolpi sono soprattutto emotivi e di disagio. La prima volta che se ne parlò era il 1600: donne la cui misura del seno cresceva in misura eccessiva, anche una volta che il periodo dello sviluppo o della gravidanza era finito da un pezzo. Un problema di carattere ormonale che si riconduce a un eccessiva produzione di progesterone e di estrogeni. I casi clinici cominciano a diventare di interesse chirurgico quando il peso del seno aumentano bilateralmente fino a oltre i cinque chili ma ci sono stati casi dimostrati scientificamente di un peso addirittura superiore ai trenta chili.
Serena Enardu, la splendida fidanzata di Pago, il cantante attualmente ospite della casa del Grande Fratello VIP ne soffre da tempo: “Ho vissuto questa situazione in modo molto sofferto soprattutto quando le mie foto pubblicate sui social network raccoglievano critiche molto pesanti. Ho cominciato a guardarmi in modo diverso e con sempre meno piacere. Mi dicevano che ero malata di protagonismo e che esibivo le mie forme. La gente in realtà non sapevo che io odiavo questa situazione e avevo un pessimo rapporto con il mio seno. Continuava a crescere… e non potevo farci nulla”.
L’unico modo per ridurre le misure di un seno che soffre di gigantomastia è l’intervento chirurgico: “Ho subito due operazioni a distanza di tre anni l’una dall’altra – dice Serena – interventi di sei ore molto faticosi e anche dolorosi che lasciano tracce evidenti. La cicatrice dell’operazione è rimasta ben visibile per diverso tempo. Sicuramente dovrò ricorrere ancora alla chirurgia, non ci sono alternative perché il seno cresce e l’unico modo per ridurlo è intervenire”.
Serena ha usato parole forti nei confronti del suo generoso decolleté: “C’è stato un momento in cui l’ho davvero odiato, perché era troppo evidente e mi metteva a disagio. È una complicazione quando devi vestirti, se vuoi stare in santa pace sulla spiaggia. Sono costretta a rinunciare ad abiti che mi starebbero benissimo ma che con la mia taglia rischiano di diventare volgari”.
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Sembra impossibile ma è vero, soprattutto oggi con la vita on line che pullula di commenti inutili e di presenze aggressive, che il seno sia ancora oggi possa portare a forme odiose di pregiudizio sociale. Nei secoli scorsi di gigantomastia si moriva…oggi questa patologia può portare a problemi dermatologici, di postura e di dolori alla fascia lombare e cervicale. Meglio curarsi e intervenire anche se spesso significa doversi sottoporre a operazioni cicliche, ogni cinque sei anni.
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