Critica una modella di colore finita su Vogue, la Lega lo sospende

Daniele Beschin ha postato sul suo account Facebook frasi ingiuriose nei confronti di Maty Fall. La Lega lo ha sospeso dal ruolo di capogruppo.

Non si placa la bufera attorno alla figura di Daniele Beschin. Il capogruppo della Lega in quel di Arzignano si è reso protagonista di un vero e proprio scivolone sul web. Al centro della sua “disamina” c’era la presenza di una modella di colore, Maty Fall, nella copertina dell’ultimo numero di Vogue uscito in edicola. La ragazza è originaria del Senegal, ma italiana a tutti gli effetti. Questo non è bastato a placare le dita di Beschin, che ha deciso di postare il suo pensiero.

“Per me una chiampese doc è una ragazza solare, bianca“, questo il pensiero espresso via social dall’esponente della Lega. Ovviamente, questo post apparso sul profilo Facebook di Beschin ha subito innescato delle polemiche, nate soprattutto per l’appartenenza politica di quest’ultimo. In ogni caso, la reazione da parte del partito di appartenenza di Beschin non si è fatta attendere. Tra le altre cose ha fatto discutere anche il legame tra il coordinatore di Arzignano e Forza Nuova di cui lui stesso è esponente dichiarato.

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Immediata è stata l’espulsione di Beschin dal partito leghista. Poi sono arrivate anche le reazioni a mezzo stampa. In primis è intervenuto Achille Variati, sottosegretario al ministero dell’Interno. “Non può esserci spazio per il razzismo nelle istituzioni della Repubblica italiana. È una posizione semplicemente, incontrovertibilmente, disgustosamente razzista. Che non possiamo accettare e che è incompatibile con la funzione pubblica di un consigliere comunale. Spero che tutti si rendano conto di quanto atteggiamenti come questi siano pericolosi per la nostra società, e richiamino teorie, come quelle sulla purezza della razza di tragica memoria nazista e fascista, che hanno macchiato di sangue la storia. È una vergogna per la terra vicentina, di cui sono stato presidente della Provincia“.

Dopo la notizia della sua espulsione, Beschin non ha fatto attendere la propria reazione. L’ex capogruppo leghista ha fatto notare un certo malcontento, sostenendo di essere vittima di “giochi di palazzo e delle guerre fratricide interne alla Lega che non mi riguardano“. A suo parere, il post incriminato non conteneva parole a sfondo razzista.