Sale il numero di contagiati sulla nave giapponese Diamond Princess. Ma sale soprattutto il rischio di nuovi contagiati. 35 italiani a bordo. Ecco perchè i numeri potrebbero salire.
Continua l’incubo per i 3700 turisti che ancora si trovano sulla nave giapponese Diamond Princess. Sale il numero dei contagiati ma purtroppo sale anche il rischio oggettivo che a breve possano essere molti di più. Lo dicono gli esperti: con l’aumento delle persone contagiate sulla nave Diamond Princess i medici avvertono del rischio concreto di diffusione del corona virus a causa degli spazi confinati in cui sono costretti i passeggeri. Il coronavirus può infatti trasmettersi tramite colpi di tosse, e con un semplice starnuto a un metro di distanza dalla persona infetta. “La vicinanza eccessiva tra gli individui a bordo della nave incrementa enormemente il rischio di infezione”, ha detto all’agenzia Kyodo, Yasuhiro Kanatani, professore ed esperto di salute pubblica della Tokai University. A differenza delle cabine degli aerei, dove l’aria passa attraverso filtri che consentono la rimozione di virus e germi, hanno detto gli esperti, sulle navi l’aria condizionata entra in ricircolo nella cabine, il luogo dove gli ospiti sono costretti a trascorrere gran parte della giornata.
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I media giapponesi raccontano che fino all’inizio della scorsa settimana i passeggeri a bordo potevano muoversi liberamente sulla nave, visitando il teatro, il casinò, la palestra e i ristoranti. Da mercoledì, invece, tutti i pasti vengono consegnati nelle cabine. Il numero totale delle persone contagiate sulla Diamond Princess è salito a 70 e in base alle ultime direttive i circa 3.700 passeggeri, tra cui 35 italiani, dovranno rimanere sulla nave in stato di quarantena almeno fino al 19 febbraio.
Gli italiani sulla nave contagiata
C’è forte preoccupazione per i 35 connazionali a bordo della Diamond Princess, continua la quarantena con la nave che è attraccata nel porto di Yokohama, in Giappone. I contagi, riportano i media nipponici, sono saliti a 70. A bordo ci sono ancora quasi 3.700 persone, tra cui 35 italiani, di cui 25 membri dell’equipaggio, incluso il comandante Gennaro Arma. I passeggeri hanno cominciato a postare sui social gli annunci del comandante sulla quarantena, compresi quelli sui kit medici disponibili, il bollettino dei malati e le persone sbarcate. Il ministero degli Esteri fa sapere che, al momento, nessun connazionale ha contratto il virus.
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La Diamond Princess è stata posta in quarantena all’arrivo a Yokohama, il 4 febbraio, dopo che uno dei passeggeri sbarcati a Hong Kong, a fine gennaio, è stato trovato positivo al virus. Le autorità sanitarie giapponesi sin dai primi giorni si sono organizzati per affrontare quella che è un’emergenza pubblica a tutti gli effetti, considerata l’alta percentuale di persone infette a bordo della nave rispetto al numero dei controlli effettuati. La compagnia in una nota ha spiegato che per i passeggeri c’è a disposizione un rafforzamento della linea internet e un servizio telefonico per restare in contatto con i familiari. «La situazione è tranquilla e i connazionali sono in buone condizioni», spiega una fonte da Tokyo, osservando però che la situazione «è complicata viste le migliaia di persone coinvolte”.