La chiusura temporanea dei voli diretti adottata dall’Italia, dovuta al rischio coronavirus, non piace a Pechino. La Cina auspica che l’Italia possa avere una valutazione differente. “Sia obiettiva, razionale e con elementi fondati sulla scienza”. Sull’ epidemia nel Paese asiatico si apre lo scontro
Alta tensione tra l’Italia e Pechino sul coronavirus. Alla Cina non piacciono le misure adottate dal nostro paese, in primis sulla chiusura temporanea dei voli diretti. Il portavoce del Ministero degli Esteri di Pechino, Geng Shuang, non usa mezzi termini parlando di Roma e della scelta italiana. “Auspichiamo – spiega – che l’Italia possa adottare una obiettività. Sia razionale e si basi su elementi fondati sulla scienza. Diffidiamo da misure eccessive nei confronti della Cina, misure penalizzanti”.
Intanto è atterrato ieri intorno alle 14 all’ aeroporto militare di Pratica di Mare l’aereo proveniente dalla base Raf di Brize Norton, nell’Oxfordshire. A bordo c’era il piccolo gruppo di 8 italiani provenienti da Wuhan, la regione cardine del coronavirus. Dopo i primi controlli, il gruppo è stato trasferito in pullman all’ospedale militare del Celio, dove dovrà trascorrere il programmato periodo di quarantena. Dovevano essere nove in totale, ma uno di loro, un giovanissimo di diciotto anni, è rimasto bloccato. Ha ancora la febbre e si è scelto di evitare ogni possibile rischio.
Leggi anche –> Mara Venier, bufera per il cachet stellare a Sanremo: la verità sul compenso
Leggi anche –> Simona Ventura, la confessione: “Dovevo essere a Sanremo, mi hanno boicottata”
Buone notizie dallo Spallanzani: “Non si registrano altri contagi”
Notizie positive dal gruppo dei 56 italiani rimpatriati i primi giorni di febbraio e ora alla Cecchignola. Stamattina erano stati trasferiti a titolo puramente precauzionale due bambini di 4 e 8 anni, con solo alcune linee di febbre. Per entrambi, si escludono complicazioni. I test col tampone hanno dato esito negativo al virus 2019-nCoV. “Tutti i parametri sono ok. Presto, dopo la seconda verifica – annuncia la direzione sanitaria dello Spallanzani – potranno congiungersi con il resto della famiglia alla Cecchignola per completare il periodo di sorveglianza. Restiamo vigili nel monitorare ogni variazione”.
Nell’ultimo bollettino medico, l’Istituto fa il punto della situazione sullo stato di salute di tutte le persone monitorate. “I test relativi ai casi sospetti per il nuovo coronavirus sono risultati negativi. Tra questi anche il test per la donna italiana giunta dalla Città Militare della Cecchignola. Esito negativo. Stesso iter per la coppia proveniente da un Pronto soccorso cittadino. Tutti erano stati controllati a scopo precauzionale”. Nel complesso, la situazione resta sotto controllo. “Sono stati valutati, a oggi, presso la nostra accettazione 53 pazienti sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus. Di questi, 36 risultati negativi al test sono stati dimessi. Diciassette pazienti sono tuttora ricoverati”.
Si attendono i riscontri su dodici pazienti
Sono dunque tre i casi confermati. La coppia cinese attualmente in terapia intensiva e il giovane proveniente dal sito della Cecchignola. Non vi è altra traccia di contagio. In dodici, tuttavia, sono sottoposti a test per la ricerca del nuovo coronavirus in attesa di risultato. “Due – conclude lo Spallanzani nel rapporto – sono pazienti che, risultati negativi al test per nuovo coronavirus, rimangono comunque ricoverati per altri motivi clinici”.