Nel giorno del ricordo i dem lasciano Basovizza in segno di protesta: sostengono fosse diventato il palcoscenico della destra.
Ha abbandonato il luogo della commemorazione stizzita la dem Serracchiani: “Foiba Basovizza ormai è palcoscenico della destra sovranista“, ha commentato, “Il nostro impegno è sempre maggiore affinché questo giorno sia una solennità in cui si condivide pietà e giustizia e non un’occasione per spingersi in prima fila alla ricerca delle telecamere“, ha specificato. “Come sempre da anni, il Partito democratico è presente a rendere omaggio alle vittime e agli Esuli dell’Istria, Fiume e Dalmazia. Abbiamo partecipato al percorso che ha portato alla legge del 2004 e oggi testimoniamo la stessa convinta adesione ai principi che vi sono inscritti“, ha concluso. L’oggetto del contendere è stato il “palcoscenico” occupato prima dal leghista Massimiliano Fedriga e in un secondo momento da Gasparri.
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“Sorprendono le parole dell’onorevole Serracchiani in merito alla cerimonia di Basovizza – ha detto Sandra Savino, coordinatrice regionale di Forza Italia del Friuli-Venezia Giulia – Sono intervenuti rappresentanti delle istituzioni, come è doveroso che avvenga“. Più duro il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida, che riferendosi ai dem ha detto: “Evidentemente per loro è insopportabile ascoltare la verità sui crimini del comunismo“.
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Mentre rimbalzano le polemiche da un lato all’altro degli schieramenti, c’è ancora grande rumore intorno alla commemorazione delle foibe. Ieri il capo dello Stato Sergio Mattarella, parlando della tragedia, l’ha descritta come “una sciagura nazionale sottovalutata”, ma oggi bisgna stare attenti “oltre al negazionismo anche all’indifferenza”.