Antonio Misiani: “Cambiamo Quota 100 e abbassiamo l’Irpef”

Il viceministro dell’economia presenta alcune delle sue idee per rendere meno problematico l’accesso alle pensioni e rendere un po’ più pesante la busta paga.

Quota 100 da riformare

L’idea non sarebbe quella di rivoluzionare ma di ‘limare’ con alcuni aggiustamenti importanti e specifici il disegno della Quota 100. Ne ha parlato il viceministro all’economia Antonio Misiani nel corso di un’intervista pubblicata oggi da Repubblica. La questione Quota 100 resta comunque centrale: “La prima cosa è cercare un accordo con i sindacati, da parte nostra non ci sono preclusioni. La cosa importante è dare una certezza a chi si appresta ad andare in pensione già dal prossimo anno. Fatto questo il secondo passo sarà quello di affrontare una riforma equa e sostenibile che tuteli i giovani e le categorie più fragili con costi inferiori a quelli di Quota 100”.

Irpef più leggera

Uno dei primi obiettivi che il governo Conte 2 si era posto doveva abbassare il tetto dell’Irpef: “Il passo è stato concreto, dal primo gennaio 2021 gli italiani pagheranno meno tasse grazie alla riforma dell’Irpef. I segnali non sono incoraggianti e certamente non li sottovalutiamo ma in questo momento la cosa fondamentale è costruire, non picconare”. Un riferimento nemmeno troppo velato alle posizioni di Renzi alleato di governo con Italia Viva. “In questo momento non ha senso parlare di prescrizione – dice Misiani – cerchiamo invece di discutere di lavoro, di politiche attive del lavoro…”

L’incognita coronavirus

Il coronavirus sta diventando sempre di più un problema anche macroeconomico: “Sicuramente l’epidemia cinese potrebbe avere conseguenze anche sul nostro paese visto che la Cina è il primo esportatore mondiale ma è anche il terzo fornitore dell’Italia con oltre 30 miliardi di euro di prodotti venduti. Parliamo di macchinari, di componenti semilavorati che sono fondamentali per le nostre grandi industrie. I previsori calcolano un calo per la Cina compreso tra lo -0,2 e lo -0,7%. Da noi è presto per dirlo. Sicuramente la situazione generale non è serena pensando a Brexit guerra dei dazi e coronavirus”.

Investimenti necessari

Servono investimenti: “In legge di Bilancio abbiamo stanziato 58 miliardi per le opere pubbliche nei prossimi 15 anni, in aggiunta ai fondi dell’ultimo triennio. Adesso dobbiamo accelerare la loro ripartizione e il loro impiego. A fine gennaio abbiamo distribuito 2,5 miliardi ai Comuni, si tratta di un un primo passo cui ne dovranno seguire altri”.

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Il viceministro Antonio Misiani – Meteoweek

La riforma dell’Irpef

La riforma dell’Irpef vedrà buste paga un po’ più pesanti: “Da luglio 16 milioni di lavoratori dipendenti pagheranno meno tasse. Il tutto senza toccare l’Iva e chiarisco che su questo punto non ci sono eventualità o qualche discussione aperta. Potrà essere rimodulata per renderla più equa e razionale ma non per fare cassa. Pensiamo ai 37 miliardi di iva evasa su 110 miliardi totali di evasione. Non si tratta di far pagare di più ma di recuperare quanto è dovuto”.

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