La decisione è stata commentata come chiara conseguenza della grande debolezza della sua leadership, divenuta evidente nel caso Turingia.
Angela, leader di ferro in grado di guidare la Germania in questi anni difficili, è rimasta senza eredi. Annegret Kramp-Karrenbauer ha rinunciato alla cancelleria con tanto di frecciatina alla cancelliera: “Per me presidenza e candidatura devono rimanere in capo a una sola persona“. Una tradizione della Cdu, ha puntualizzato, “che è stata spezzata” e che ha lasciato aperto il nodo della successione alla cancelleria, “nonostante due congressi“.
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La cancelliera non ha ceduto alla provocazione e ha fatto sapere che continueranno a collaborare, in vista del congresso che deciderà il suo erede. Ma a questo punto è piuttosto probabile che emergerà tra i suoi avversari.
Annegret Kramp-Karrenbauer ha fatto inoltre sapere: “Stamane abbiamo deciso nella riunione dei vertici del partito che non ci può essere nessun avvicinamento e nessuna collaborazione con l’Afd e la Linke”. Con l’ultradestra, in particolare, “perché l’Afd è tutto il contrario di quello che siamo noi”.
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Il motivo che ha portato alla crisi comunque è noto a tutti: la ministra della Difesa ha lasciato, in sostanza, perché commissariata da Angela Merkel sullo scandalo del governatore della Turingia, Thomas Kemmerich. Ora solo un’informazione manca: chi sarà il prossimo erede pedina sulla scacchiera tedesca?