Azzolina: “studenti cinesi fuori dalle scuole? Decidono i medici”

Il Ministro dell’Istruzione è sulla stessa linea di quello della Salute: certe decisioni non le deve prendere la politica ma i medici. “Solo gli studenti che non presentano sintomi possono scegliere se andare a scuola o rimanere a casa”.

Il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina è sulla stessa lunghezza d’onda di Roberto Speranza, ministro della Salute. Certe decisioni sul coronavirus vanno prese dai medici e non dalla politica. “Se gli studenti rientrati dalla Cina restare a casa o meno, lo decidono i medici”. Il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, confida a La Stampa che vuole mettere in chiaro la nuova circolare per le scuole, emessa dal ministero della Salute, circolare che non vuole scaricare certe decisioni alle famiglie. “Solo gli studenti che non presentano sintomi possono scegliere se andare a scuola o rimanere a casa”. Però l’incubazione dura 14 giorni.  “Nessun pericolo – risponde il ministro – perché ci sarà un monitoraggio quotidiano degli studenti di ritorno dalla Cina. Non da parte delle scuole, ma delle Asl di riferimento. La questione è medica, non scolastica”. Nessuna decisione dei presidi, dunque. “Solo nel caso in cui i medici delle Asl rilevino delle controindicazioni, si può impedire la frequentazione”.

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Azzolina non ha dubbi e difende l’operato del governo: “L’Istituto superiore di sanità e il centro Spallanzani, insieme al ministero della Salute, hanno deciso che queste sono le massime precauzioni necessarie e io mi fido del loro lavoro. Si devono fidare tutti delle autorità sanitarie. Hanno già dimostrato quanta bravura ci sia tra i nostri medici”.  Matteo Salvini esulta. Dice che i governatori leghisti avevano ragione a chiedere un «isolamento volontario» degli studenti di ritorno dalla Cina. “I governatori fanno il loro lavoro – replica il ministro – Hanno ascoltato il territorio e reagito di conseguenza. Ma Salvini usa il coronavirus per prendere un punto in più nei sondaggi. Prenda esempio da Luca Zaia. Provi ad avere lo stesso atteggiamento di responsabilità che hanno avuto i suoi governatori. Non si specula su certi temi”.

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Il Ministro Azzolina di Salvini vorrebbe non sentir proprio parlare: “Mi chiedo chi lo possa vedere. Di una sola cosa sono sicura: mai più con la Lega”. Il rischio che emergano nuovi casi di discriminazione legati al coronavirus, anche nelle scuole, è forte. “Nei nostri dirigenti – risponde Azzolina – affiancati dal personale scolastico, ho visto tanta responsabilità e buon senso. Hanno saputo creare il giusto clima con le famiglie e li ringrazio per questo. Noi siamo al loro fianco, in costante contatto, ma occorre che tutti facciano la loro parte, compresa la politica, condannando episodi di discriminazione legati alla gestione del coronavirus”. “Io le scuole – precisa – le visito tutte le settimane e continuerò a farlo. Il Presidente Mattarella ha offerto un grande esempio di educazione civica andando in una scuola con numerosi bambini cinesi. Nelle scuole con grande multiculturalità si fa inclusione e si costruisce davvero la sicurezza futura del Paese. Per me sarà sempre un piacere”. Meno piacevole il rapporto con i sindacati della scuola, che hanno già annunciato uno sciopero a marzo.

Lucia Azzolina
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