Diodato con “Fai rumore” vince la settantesima edizione del Festival superando nel testa a testa finale Francesco Gabbani che si piazza al secondo posto con “Viceversa”.
Vince Diodato…
Una vittoria annunciata in avvio di serata quando Diodato, un po’ a sorpresa dopo il successo parziale della quarta serata – basata sui voti della sala stampa – è davanti a tutti nella classifica parziale con Gabbani alle spalle e tutti gli altri favoriti, Pelù, Tosca e Pinguini Tattici Nucelari dietro.
Al terzo posto con “Ringo Starr” i Pinguini Tattici Nucleari, autentica sorpresa del Festival, applauditissimi dal pubblico dell’Ariston per la freschezza con la quale sono riusciti a presentarsi anche nel corso della serata finale.
Il premio della critica Mia Martini eassegnato dalla sala stampa e il premio Lucio Dalla assegnano dalla sala stampa radio e web vanno entrambi a Diodato con “Fai Rumore”. A Rancore con “Eden” il premio Bardotti, per il miglior testo, assegnato dalla commissione di qualità del Festival. Il premio Giancarlo Bigazzi per la miglior composizione, assegnato dall’orchestra, va a “Ho amato tutto”di Tosca. Il premio TIM Music per il brano più ascoltato in streaming nel corso del festival va a “Viceversa” di Francesco Gabbani… un primo indicatore di quello che diranno a breve le classifiche.
Serata interminabile
La scaletta del festival non è nemmeno troppo dilatata, qualche ritardo, ma nemmeno eccessivo. La scaletta era davvero imponente… alle 2.25 quando viene annunciato il TG1 Flash prima delle premiazioni l’Ariston sbotta… sarà la presenza di tutto il consiglio d’amministrazione della RAI ma il TG viene spostato d’ufficio e si va direttamente alle premiazioni. Sono le 2.30 passate…
Aprono i Carabinieri
Bella e intensa l’apertura della serata finale del Festival di Sanremo affidata al corpo musicale dell’Arma dei Carabinieri che si sono schierati sulle scalinate dell’Ariston con un impatto scenico tutt’altro che austero. Perfetta la scelta di tempo con la quale intonano la loro marcia e sfilano davanti al pubblico per uscire dalla sala senza un inciampo né una stonatura.
Sono Fiorello, apro…
In apertura Fiorello si manifesta in platea e si dirige verso il palco: “Ho visto Rita Pavone giocare a Burraco con Dua Lipa. Seicento ore… Una cosa immensa. Il Festival ha fagocitato tutto. Zingaretti? Salvini? Dove state? Non si parla più di nulla se non Sanremo. Non potevo pensare che Amadeus potesse fare tutto questo! I vertici Rai ci hanno proposto di fare il Sanremo bis: la risposta la daremo alla fine della puntata, cioè la prossima settimana”.
…sono sempre Fiorello: chiudo
Offre battute improvvisate a raffica: ma il massimo lo raggiunge nel finale quando scherza con l’autotune di un microfono coinvolgendo anche i dirigenti della RAI, un po’ in imbarazzo per la verità, e persino il governatore della Liguria Toti. Si alza un urlo dal backstage: “Secondo me sono tornati Morgan e Bugo” scherza Fiorello che poi si mette a imitare anche le voci dei due cantanti protagonisti del caso dell’anno.
Il pezzo finale del comico non ha nulla di preparato, a parte la canzone con cui chiude la sua scaletta personale dopo una standing ovation che Amadeus gli serve su un piatto d’argento. È tutto arte di finissima improvvisazione.
Chiude anche Tiziano Ferro
A metà serata è Tiziano Ferro a salutare il palco dopo cinque serate di esibizioni. Difficile dire quale sia stata la migliore: sicuramente quella conclusiva è la più intensa.
Il cantante apre con uno splendido monologo, breve e molto incisivo, dedicato alla consapevolezza dei suoi quarant’anni. “Sono innamorato delle persone, tutte. Non sono sbagliato, nessuno lo è. Dio non sbaglia e sicuramente non ha sbagliato il 21 febbraio del 1980” dice riferendosi alla sua data di nascita, alla sua dichiarata omosessualità e alla serenità con cui parla dell’amore per i genitori e per il compagno.
È un intervento sorridente ma fermo, di grande forza che il pubblico applaude con convinzione: poi canta “Alla mia età” e un bellissimo medley con “Non me lo so spiegare”, “Ed ero contentissimo” e “Per dirti ciao”.
Da Achille Lauro, a Elodie, a Pelù
I gesti più coraggiosi sotto l’aspetto della presenza scenica: senza dubbio quello di Elodie, che si presenta avvolta da un meraviglioso e strettissimo vestito nero con una vertiginosa scollatura sulla schiena e un decolleté mozzafiato.
Achille Lauro è vestito… ma non si capisce da che cosa: sembra una damina dell’800. Citazione a Maria Antonietta? Parrucca, perle a contornare il volto, scarpe con tacco alla francese: poi bacia sulla bocca il suo chitarrista e se ne va salutato da Fiorello… “Lui è talmente avanti che siamo già a lunedì”.
Piero Pelù è semplicemente se stesso: si presenta a torso nudo con la scritta sul petto “Tu sei molto di +”, poi scende in platea, ruba la borsetta a una signora e risale sul palco per chiudere in un perfetto stile rock show.
Tutte le donne del Festival
In rappresentanza del plotone femminile che Amadeus ha convocato per questa edizione sono tre donne completamente diverse: Mara Venier, che scende dalle scale scalza, presenta una sola canzone e poi si siede in prima fila. Francesca Maria Novello, bellissima e brillante anche se non completamente a suo agio, ma di questi tempi è un valore; Diletta Leotta, anche troppo a suo agio, ne approfitta per ballare anche lei una canzone all’1.50. Non passerà alla storia come la cosa più riuscita di questa edizione.
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Questa la classifica finale del Festival di Sanremo, settantesima edizione
1 Diodato – Fai Rumore
2 Francesco Gabbani – Viceversa
3 Pinguini Tattici Nucleari – Ringo Starr
4 Le Vibrazioni – Dov’è
5 Piero Pelù – Gigante
6 Tosca – Ho amato tutto
7 Elodie – Andromeda
8 Achille Lauro – Me ne frego
9 Irene Grandi – Finalmente io
10 Rancore – Eden
11 Raphael Gualazzi – Carioca
12 Levante – Tikibombom
13 Anastasio – Rosso di rabbia
14 Alberto Urso – Il sole a est
15 Marco Masini – Il confronto
16 Paolo Jannacci – Voglio parlarti adesso
17 Rita Pavone – Niente (Resilienza 74)
18 Michele Zarrillo – Nell’estasi o nel fango
19 Enrico Nigiotti – Baciami Adesso
20 Giordana Angi – Come mia madre
21 Elettra Lamborghini – Musica (e il resto scompare)
22 Junior Cally – No grazie
23 Riki – Lo sappiamo entrambi