Mia Farrow | 75 anni di una vita turbolenta e difficile

Domani Mia Farrow, storico volto cinematografico di capolavori indimenticabili come Rosemary’s Baby e Hannah e le sue sorelle, compirà 75 anni. Un’attrice dalla carriera fenomenale, ma dalla vita privata piuttosto difficile.

L’attrice statunitense, parallelamente ad una carriera incredibile che le ha fatto vincere un Golden Globe e un premio per migliore attrice al Festival di San Sebastián (oltre che ottenere 3 nomination ai Bafta), ha dovuto attraversare anche una vita piuttosto turbolenta, fatta di dolorose separazioni e traumi difficilmente dimenticabili.

Mia Farrow compie 75 anni

Il nome di Mia Farrow è tornato recentemente sui giornali dopo che la figlia adottiva Soon-Yi Previn, nonché moglie del suo ex marito Woody Allen, l’ha definita una “cattiva madre” parlando ad un giornale americano (ma ovviamente anche lo stesso Allen è finito di nuovo dentro il vortice di accuse di abusi dopo un articolo scritto proprio da Dylan Farrow, figlio di Mia). Il passato della Farrow in tema di maternità è stato però realmente drammatico: tre dei suoi figli adottivi sono morti in circostanze tragiche, mentre altri due sono stati allontanati da lei.

La maternità difficile

La Farrow, nei suoi 75 anni, ha cresciuto ben 14 figli: quattro biologici e dieci adottati. Ma la vita circondata da così tanti bambini non è stata sempre facile, anzi. Tam Farrow è morta nel 2000 per insufficienza cardiaca (anche se il fratellastro Moses sostiene che sia deceduta in seguito all’assunzione di un’alta quantità di pillole) e Lark Farrow morì per complicazioni in seguito all’AIDS nel 2008, dopo aver avuto due bambini. Oltre a tutto ciò, Mia Farrow ha dovuto fare i conti con ben due allontanamenti, quello dei figli Moses e Soon-Yi.

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Ma certamente il volto di Mia Farrow non sarà ricordato solo per le tragiche e complesse vicende famigliari, ma anche per i film in cui è apparso. Memorabile è infatti il suo personaggio nel film Rosemary’s Baby, esordio di Roman Polanski in America: un film di paura che si rivelerà un grande successo grazie all’innata abilità di Polanski di gestire la tensione. Un film che solo superficialmente parla di sette e satanismo, ma in realtà dice qualcosa di molto serio sulle donne nella società e su ciò che viene loro costantemente imposto. Per anni Mia Farrow, durante il periodo della loro relazione, è stata la musa poi di Woody Allen, che l’ha voluta in alcuni dei suoi film più importanti come Hannah e le sue sorelle, Zelig, La rosa purpurea del Cairo e Crimini e Misfatti.

Il ruolo ne Il grande Gatsby

Ma Mia Farrow è stata anche Daisy Fay nell’adattamento cinematografico de Il grande Gatsby diretto da Jack Clayton nel 1974. Il film era basato su di una sceneggiatura di Francis Ford Coppola (Il Padrino, Apocalypse Now) molto fedele al celebre testo originale (prima di Coppola era stato chiesto a Truman Capote di scrivere la sceneggiatura del film). Per il ruolo di Daisy furono interpellate Faye Dunaway, Candice Bergen, Katharine Ross e Lois Chiles. Alla fine il ruolo fu assegnato a Mia Farrow nonostante il suo stato di gravidanza. Il pancione fu dissimulato grazie all’abilità dei costumisti e all’utilizzo prevalente di riprese in primo piano.

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