Mele, pere, carni e riso nel mirino del Governo cinese. “Possiamo esportare solo agrumi, rallenta la firma sul protocollo d’intesa”, svela Coldiretti.
L’allarme causato dalla diffusione del Coronavirus rischia di avere anche effetti non previsti sull’economia del nostro Paese. Almeno questo è quanto fanno sapere direttamente da Coldiretti, attraverso una nota che potrebbe scuotere il mercato italiano. Alcuni generi alimentari che vengono coltivati e prodotti in Italia, infatti, non avrebbero il permesso di approdare in Cina.
Il motivo è ovviamente legato all’epidemia causata dal 2019-nCoV. L’analisi svolta dagli esperti di Coldiretti svela anche quali sono gli alimenti con il marchio “made in Italy” bloccati dal Paese asiatico. “Dalle mele alle pere fino alle carni bovine e al riso, le frontiere cinesi sono chiuse a molti prodotti del ‘Made in Italy’ perché il gigante asiatico frappone ostacoli per motivi sanitari e chiede assicurazioni sulla assenza di patogeni (insetti o malattie) non presenti sul proprio territorio con estenuanti negoziati e dossier che durano anni e che affrontano un prodotto alla volta“.
I coltivatori diretti, inoltre, spiegano che alcuni frutti prodotti in Italia possono ancora transitare in Cina. “Al momento – si legge nell’analisi – , per quanto riguarda la frutta fresca, l’Italia può infatti esportare in Cina solo kiwi e agrumi. Mentre sono ancora bloccate le pere, oggetto di uno specifico negoziato solo al termine del quale si inizierà a discutere della possibile apertura alle mele, visto che la Cina affronta un solo dossier alla volta“. Dunque potrebbe essere sufficiente attendere qualche giorno, con la diffusione del prossimo dossier, per veder sbloccare le esportazioni di altri alimenti.
Sulla nota diffusa da Coldiretti si leggono anche le cause di questo blocco (momentaneo) dell’esportazione in Cina di alcune nostre eccellenze. “L’emergenza coronavirus ha rallentato la firma del protocollo d’intesa per autorizzare l’esportazione del riso italiano da risotto, dopo la richiesta di approfondite informazioni da parte del governo di Pechino su quantità, superfici investite a riso in Italia, volumi importati ed esportati e una scheda sui trattamenti“.