Cosa succede quando alcune sequenze – mai avvenute prima – accadono nella realtà? Questo è il caso che lega il film Contagion e la notizia del Corona Virus. Tante similitudini e tanto stupore nel vedere scene di vita reale in un film di 9 anni.
Il 2020 non è iniziato nel migliore dei modi, ammettiamolo. La notizia che sta terrorizzando tutto il mondo riguardo l’epidemia del Corona Virus sta mandando ai matti anche chi solitamente mantiene una certa lucidità in situazioni del genere. L’imprevedibilità, i sintomi simili all’influenza nel pieno della stagione invernale, i controlli continui negli aeroporti, hanno fatto vivere un terribile film a tantissime persone sparse per il mondo.
Chi non ha mai visto qualche lungometraggio con al centro della vicenda un virus mortale in grado di decimare – e successivamente distruggere – l’intera umanità ? Più o meno tutti. Il vero problema di tutta questa vicenda è quando la fantasia impatta brutalmente con la realtà, come nel caso del film Contagion del 2011. Vedendo balzare questo titolo nella top 10 della classifica dei film noleggiati su ITunes ci siamo chiesti come mai il motivo di questa visione di massa.
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Fondamenti scientifici
Il motivo che ha spinto molti utenti a voler noleggiare Contagion è stato giustificato dalle lodi che la comunità scientifica conferì al film per aver rappresentato accuratamente i metodi di trasmissione di un virus mortale e in grado di fare vittime in tutto il mondo. La scienza lo ha considerato un ottimo vademecum per capire quali comportamenti vanno assunti in presenza di un virus del genere.
La dura verità
Quando si parla di un’epidemia (come accadde anni fa con la Sars) ci si dedica esclusivamente al pericolo di contrarre il virus e si tralasciano fattori ritenuti secondari che in realtà, sono le colonne portanti dell’esistenza umana: la società. A complicare la situazione, come viene mostrato nel film – e come sta accadendo con la città di Whuan in Cina – c’è il collasso sociale, le difficoltà inerenti alla ricerca di una cura, individui che si rifiutano di seguire le regole e persone che stabiliscono priorità per proteggere persone care davanti al grande pubblico.
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La informazioni errate mortali come il virus
Se c’è una cosa peggiore del virus stesso sono le informazioni sbagliate e l’ignoranza diffusa in tutto il mondo. Purtroppo consuetudine che ha trovato riscontro anche nella realtà. Un esempio “stupido”? La corsa ( con annessa inflazione economica) per accaparrarsi le mascherine, così da non contrarre il virus in città. Come è stato più volte dichiarato, le mascherine risultato indispensabili solo per chi ha il Corona virus e non per chi non lo ha.
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La grande trappola: internet
In situazioni come questa che sta destabilizzando la mente anche delle persone “ragionevoli” non c’è cosa peggiore di affidarsi alle diagnosi ‘fai da te’ e scambiare un colpo di tosse come l’incubazione del Corona virus. Il pericolo più grande è rappresentato dal mondo di internet, il quale non solo “infetta” le menti della gente ma rischia di far circolare notizie potenzialmente gravi e farle passare come verità assoluta. L’ultima? Gli americani avrebbero una cura fabbricata in segreto.