Cassazione: Marco Vannini si torna in Corte d’appello | processo da rifare

La Corte di Cassazione ha accolto le richieste del Pg Elisabetta Cennicola e ha disposto l’apertura di un processo bis per l’omicidio di Marco Vannini.
Esultano i genitori di Marco Vannini. Nuovi guai in vista per la famiglia Ciontoli. La Corte di Cassazione ha accolto le richieste del Pg Elisabetta Cennicola e ha disposto l’apertura di un processo bis per l’omicidio di Ladispoli. I giudici di Cassazione avevano contestato la condanna per Antonio Ciontoli che si vide trasformare l’imputazione in omicidio doloso: 5 anni la pena per il padre della fidanzata di Marco. Dunque la sentenza della Corte di Assise d’Appello di Roma è stata annullata. La sentenza della Cassazione è stata accolta da un lungo applauso delle decine di persone presenti in aula, la madre di Marco Vannini ha avuto un piccolo malore ma subito soccorsa ora sta meglio.
Solo stamattina la Cassazione aveva reso note le motivazioni per le quali avrebbe chiesto l’annullamento delle sentenza della Corte di Assisi d’Appello di Roma. “La condanna a 5 anni di Antonio Ciontoli per la morte di Marco Vannini – aveva spiegato il Pg Elisabetta Cennicola – non è corretta, perchè: “Marco non è morto per un colpo di arma da fuoco, ma è morto per un ritardo di 110 minuti nei soccorsi da parte della famiglia Ciontoli”. “Fu omicidio volontario, serve un nuovo processo”. E così sarà. Marina Conte, la mamma di Marco Vannini, prima di entrare in Cassazione, aveva detto: “Gli imputati se hanno una coscienza dovranno pensare a quello che hanno fatto. Mio figlio si poteva salvare. Oggi qui c’è l’esercito di Marco che ci ha sostenuto in questi anni: familiari, amici e tanta gente che ha scelto di essere con noi, c’è anche chi arriva dall’estero. Ringrazio tutti quelli che sono qui accanto a noi in questa giornata”.
Soddisfazione per la sentenza della Cassazione anche del sindaco di Cerveteri, Alessio Pascucci. “Da sindaco e uomo delle Istituzioni accolgo con grande soddisfazione la decisione della Cassazione di disporre un nuovo processo di appello per l’omicidio di Marco Vannini. Dopo cinque anni di tensioni e polemiche, con una tragedia infinita che ha scosso non solo la nostra comunità ma la Nazione intera oggi la giustizia torna ad essere un faro per l’Italia”. “Quella di oggi – aggiunge – è una vittoria di una comunità che si è stretta fin da subito accanto alla famiglia Vannini, alla mamma e al papà che tanto stanno soffrendo”. Secondo il sindaco “oggi comincia però un’altra battaglia perché su quella maledetta notte occorre ancora fare chiarezza per restituire giustizia al povero Marco punendo chi lo ha ucciso e chi ha coperto il vile gesto”. “La città di Cerveteri – ha concluso il sindaco – continuerà a stringersi attorno alla famiglia Vannini e terremo lo striscione per Marco sulla facciata del palazzo comunale finché l’Italia non gli riconoscerà la giustizia che gli spetta punendo i suoi vili assassini”.