Prescrizione, accordo in maggioranza ma Renzi replica a Bonafede

Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Leu d’accordo sulla Prescrizione. Bonafede: “Ognuno si assuma le sue responsabilità in Parlamento”.

Arriva a una svolta la decisione sulla Prescrizione. La riforma spinta dal ministro Bonafede sembra essere giunta finalmente allo sblocco della situazione di empasse. Tre delle quattro forze politiche di maggioranza hanno infatti trovato l’accordo per sbloccarla. Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Leu si sono trovate d’accordo per il via di questa riforma. E a renderlo noto, all’uscita da Montecitorio, è stato proprio il ministro Bonafede.

“Alla fine di questo vertice – ha dichiarato Bonafede – ci sono tre forze politiche (Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Leu) che si sono trovate d’accordo sul percorso da seguire. Italia Viva invece non si è trovata d’accordo. Rispetto all’accordo raggiunto dalle tre forze di maggioranza, lunedì ci sarà un consiglio dei ministri straordinario, con il quale far partire finalmente la riforma del processo penale per abbreviare i tempi. È quello che aspettavamo da tanto tempo. Due giorni fa avevo detto che entro dieci giorni avremmo dovuto arrivare in consiglio dei ministri. Sono contento di poter dire che ci portiamo avanti con il lavoro, lunedì verrà approvato il disegno di legge delega“.

Prescrizione, Bonafede spiega

Il ministro ha anche spiegato che arriverà anche una seconda norma per distinguere tra condannati e assolti nei primi due gradi di giudizio. “Contemporaneamente siamo d’accordo sull’approvare una norma – vedremo con quale strumento – per concretizzare quello che tutti hanno soprannominato lodo “Conte bis”. In primo grado, dopo la sentenza c’è una distinzione tra assolti e condannati. Per questi ultimi c’è l’interruzione della prescrizione, per gli assolti c’è una sospensione breve per garantire un tetto e svolgere il processo d’appello. In secondo grado, chi era stato condannato in primo grado e assolto in appello recupera i termini di prescrizione. Dopodichè, anche nel caso di assoluzione verrà dichiarata una sospensione per consentire l’impugnazione in Cassazione“.

Inoltre il ministro Bonafede ha risposto a una domanda relativa alla posizione di Italia Viva. Il nuovo partito non si è trovato d’accordo con le altre tre forze di maggioranza, e allora il guardasigilli invita tutti a prendersi le proprie responsabilità in sede di presentazione della riforma. “Oggi abbiamo voluto raggiungere un accordo, al momento in cui andremo in Parlamento Italia Viva si prenderà le responsabilità in base a ciò che accadrà. Non ci sono state chiusure e rigidità. In una maggioranza di quattro forze politiche non possiamo essere tutti d’accordo su tutto. Viene un momento in cui bisogna accettare che tre di queste forze hanno trovato un accordo, questo è il punto. Per questo non ho compreso e condiviso i toni dei giorni scorsi, non si tratta di far valere un diritto di veto, ma di cercare di trovare un accordo per governare il Paese“.

La risposta di Renzi

E non si è fatta attendere la risposta da parte di Matteo Renzi. Il leader di Italia Viva ripete il solito discorso, quello secondo il quale le tre forze di maggioranza non avranno i numeri per portare avanti la riforma sulla prescrizione. “A mio avviso questo accordo a tre che hanno fatto ieri non ha la maggioranza in Parlamento. Può darsi che sbagli, leggo che Conte è pronto ad avere 50 parlamentari centristi che votano questa riforma, la votassero loro, io non la voto. Se si trova voti in Forza Italia, nella Lega che gli vota questa roba io sono contento per loro, un po’ meno per il Paese. Secondo me non hanno la maggioranza, ma se si stanno preparando con un’altra maggioranza, evviva, è la libertà, è la democrazia parlamentare. La mia impressione è che abbiano fatto male i conti, suggerirei prudenza. Io non mi sono sfilato, lo dico da sei mesi che su questa storia della giustizia non si può diventare populisti“.