Droga a Palermo: I Carabinieri sventano agguato ad un ragazzo

Stavano organizzando un agguato in piena regola ai danni di un acquirente di droga che non avrebbe pagato. Ma i Carabinieri sono arrivati prima.

Non avevano scrupoli e sarebbero arrivati anche alle maniere forti se non fossero intervenuti prima i Carabinieri. Stavano progettando un agguato punitivo nei confronti di un ragazzo che non aveva pagato una partita di droga. La Dda di Palermo ha emesso però un decreto di fermo, eseguito dai carabinieri della compagnia di Partinico, nei confronti di due indagati: Alfonso Scalici, accusato di associazione mafiosa e acquisto per lo spaccio di un ingente quantitativo di cocaina, e Maurizio Conigliaro, che deve rispondere solo dell’acquisto della partita di droga.

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La Dda è arrivata ai due grazie a Filippo Bisconti, capo del mandamento di Belmonte Mezzagno, arrestato nel corso dell’operazione Cupola 2.0 e adesso collaboratore di giustizia, a parlare di Scalici che avrebbe imposto il suo potere attraverso estorsioni e intimidazioni nel territorio di Balestrate (Pa). In particolare, sono emersi indizi riguardo un’estorsione, al furto di un automezzo di un imprenditore del settore vinicolo, all’organizzazione della turbata libertà degli incanti nel bando di gara che il comune di Balestrate doveva indire per la gestione della locale villa comunale.

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Nel corso delle indagini sarebbe emerso poi che Scalici avrebbe organizzato un agguato con l’obiettivo di uccidere o gambizzare un ragazzo mazarese debitore nei suoi confronti e dei suoi fornitori palermitani – tra i quali Conigliaro – di 45mila euro per la cessione di un kg di cocaina avvenuta due anni fa. Scalici per mettere a segno il suo progetto avrebbe chiesto la collaborazione di Conigliaro e di un altro pregiudicato palermitano, informando di tale idea – per una “autorizzazione a procedere” – soggetti vicini al mandamento di Mazara del Vallo.

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