La 70esima edizione del Festival della Canzone Italiana è ufficialmente iniziata e tante sono state le emozioni che si sono susseguite sul palco dell’Ariston durante la prima puntata andata in onda il 4 febbraio 2020.
A fare gli onori di casa è stato Fiorello, grande amico di Amadeus, che si è presentato, con la solita ironia ed irriverenza che lo contraddistingue vestito da prete. Non una tunica qualsiasi, ma quella indossata da Terence Hill nella serie tv record di ascolti della rete ammiraglia “Don Matteo”.
Il mattatore coglie l’occasione per ritornare, anche se velatamente, alle polemiche che hanno investito Amadeus in queste ultime settimane. Un modo per ridimensionare il tutto, ma anche per accantonare con una risata le critiche che come uno tsunami si sono abbattute sul conduttore de I soliti Ignoti: “Amadeus si è messo contro tutti. Le donne, la politica, la destra, la sinistra. Salmo, Jovanotti, la Bellucci sono fuggiti neanche fossero elettori dei Cinque Stelle. Allora qualcuno doveva pur aiutarlo. Sarò al suo fianco, gli darò qualche consiglio, sarò il suo Rocco Casalino“. Poi lo mette in guardia sui pericoli che potrebbero sorgere a seguito di una conduzione (e ascolti) poco brillante: “Questi sono gli attimi che precedono la fine della tua carriera: ti levano pure i Soliti Ignoti. Ce l’hai presente il parente misterioso? Quello fai. La gente cancella i selfie con te. Tu non devi pensare al cast, a quelli che stanno qua, ma a quelli che hai lasciato a casa. Era meglio il Festivalbar”.
La giornalista palestinese Rula Jebreal ha gelato ed incantato il Festival con il suo monologo contro la violenza sulle donne. Bellissima e decisa, con un pò di emozione e tanto coraggio ha raccontato la sua storia di dolore (la mamma si è tolta la vita dopo uno stupro). Parole che sono arrivate come un pugno nello stomaco e che hanno rappresentato il momento più alto della serata: “Domani chiedetevi come erano vestite le conduttrici di Sanremo ma non chiedete mai più come era vestita ad una donna che è stata stuprata. Mia madre non ha avuto la forza di affrontare quella domanda». Un monologo che alterna le sue riflessioni alle citazioni di importanti canzoni sulle donne «tutte scritte da uomini”.
Diletta Leotta, alla sua prima esperienza in prima serata, sta sfoggiando ironia e professionalità. La 26enne ha recitato un monologo sulla bellezza, un momento volto ad arginare anche le polemiche sessiste di cui è stato accusato il padrone di casa Amadeus nei giorni che hanno preceduto l’inizio della kermesse: “La bellezza capita, non è un merito. Certo, è un vantaggio, altrimenti col cavolo che sarei qui“Sarei ipocrita se dicessi che il mio aspetto è secondario. Mia nonna Elena me lo diceva sempre: la bellezza è un peso che con il tempo ti può fare inciampare se non la sai portare“.
Standing ovation per Tiziano Ferro, ospite fisso della prima serata del Festival. Il cantante si è emozionato sulle note di Almeno Tu Nell’Universo, un omaggio alla mitica ed indimenticabile Mia Martini che lo porta a non trattenere le lacrime. Un tenero Amadeus ha cercato di rincuorarlo e i due si sono stretti in un abbraccio tra gli applausi scroscianti del pubblico.
Tra i dodici big in gara, prima tornata della kermesse, l’esibizione di Achille Lauro ha rappresentato la differenza. Il cantante si è improvvisamente spogliato durante l’interpretazione del suo brano ed è rimasto in tuta aderente color carne. L’artista con una performance ad effetto ha voluto rappresentare la spoliazione di San Francesco. “La storia della rinuncia di San Francesco ai beni materiali è un messaggio universale che ancora oggi risulta di grande attualità”.
Albano e Romina si sono presentati sul palco accompagnati dalla loro figlia Romina Junior. I due ex hanno cantato un inedito di Critstiano Malgioglio dal titolo Raccogli l’attimo. Emozioni e un tuffo nel passato: il cantante di Cellino San Marco e l’attrice hanno cantato pezzi dei loro più grandi successi.
La classifica della prima serata del Festival della Canzone Italiana, stilata dalla giuria demoscopica, è la seguente: Le Vibrazioni (Dov’è), Elodie (Andromeda), Diodato (Fai rumore), Irene Grandi (Finalmente io), Marco Masini (Il confronto), Alberto Urso (Il sole ad est), Raphael Gualazzi (Carioca), Anastasio (Rosso di Rabbia), Achille Lauro (Me ne frego), Rita Pavone (Niente – Resilienza 74), Riki (Lo sappiamo entrambi), Bugo e Morgan (Sincero).
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