Papa Francesco avrebbe mandato in congedo a tempo indeterminato il prefetto della Casa Pontificia, monsignor Georg Gaenswein. Lo sostiene il giornale conservatore tedesco “Tagespost” e la notizia è riportata da vari media tedeschi. Ma dal Vaticano arriva la secca smentita. “Si tratta di semplici impegni diversi”
Il giornale tedesco Tagespost è sicuro: Papa Francesco avrebbe mandato in congedo Padre Georg. Una decisione che, secondo i media tedeschi e il quotidiano conservatore della Germania, sarebbe a tempo indeterminato. La ricostruzione è arricchita da ulteriori dettagli. Il segretario personale di Joseph Ratzinger rimane a capo della Prefettura della Casa Pontificio – ufficio responsabile delle udienze pubbliche del Papa, ma sarebbe esonerato per poter dedicare più tempo al Pontefice emerito. Stamani, secondo quanto si apprende, monsignor Ganswein non era presente all’udienza generale nell’Aula Paolo VI.
Una decisione presa, secondo Tagespost, dalla infelice presentazione del libro sul sacerdozio del cardinale Robert Sarah al quale Benedetto XVI ha contribuito con un saggio. Questa diede l’impressione che entrambi, il Papa emerito e il prefetto della congregazione per il culto divino, volessero imporre al Papa regnante come risolvere la questione dei ‘viri probatì proposta dal sinodo sull’Amazzonia.
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La smentita: “L’assenza non è riconducibile a queste motivazioni”
Non si è fatta attendere la replica dal Vaticano. In tarda mattinata la sala stampa vaticana chiarisce: “L’assenza di monsignor Gaenswein durante determinate udienze nelle ultime settimane – si legge – è dovuta ad un’ordinaria ridistribuzione dei vari impegni e funzioni del prefetto della casa pontificia. Egli ricopre anche il ruolo di segretario particolare del papa emerito”.
“Nessun congedo, non ho alcuna informazione in tal senso” ha aggiunto il portavoce della Sala Stampa Matteo Bruni, intercettato da Huffpost. Il giornale tedesco Die Tagepost – vicino alle posizioni di Ratzinger – aveva lanciato la notizia facendo apparire il tutto come un “licenziamento” vero e proprio del vescovo. Smentita anche la voce di una malattia di Gaenswein. Erano cominciate a circolare nelle ultime ore le indiscrezioni su una brutta polmonite.
Nessun congedo dunque per Georg, che rimarrà formalmente nel suo ruolo. Fa tuttavia notizia il fatto che dal 24 gennaio non ha fatto più gli onori di casa Oltretevere, neppure per la visita in Vaticano del vicepresidente degli Stati Uniti, Mike Pence. Fece rumore la mancata presenza anche alla visita del Presidente dell’Iraq Barham Salih il 25 gennaio. E non era al suo posto in occasione dell’arrivo del presidente dell‘Argentina Alberto Fernandez (31 gennaio ) e del Principe della Corona del Bahrain Salman il 3 febbraio. L’ultima udienza generale in cui era presente regolarmente è stata quella del 15 gennaio.
Sullo sfondo resta però il pasticcio editoriale del libro firmato a quattro mani da Benedetto XVI e dal cardinale Robert Sarah sul celibato sacerdotale. “Dal profondo dei nostri cuori”, pubblicato in Francia una settimana prima, secondo il quantomeno strano silenzio di Gaenswein, inviterebbe a credere che Padre Georg aveva svolto un ruolo non secondario.
