A metà serata Diletta Leotta, si siede sugli scalini del palco e attacca un dialogo con il quale sottolinea il valore della bellezza, ereditata dalla nonna, seduta in prima fila. Ma poi mostra come diventerà da vecchia.
Molti hanno trovato parecchio forzato il monologo con il quale Diletta Leotta ha parlato della bellezza. Qualcosa che non si conquista ma che la natura dona spesso in modo del tutto casuale. Qualcosa che è faticoso da conservare e che poi sfiorisce. Diletta elogia la bellezza della nonna, una splendida e fierissima signora ultraottantenne seduta nelle prime file e spiega che quello che resta è la bellezza dell’anima e che tutto prima o poi sfiorirà. Mostrandosi sul maxischermo con un ‘morphing’, una evoluzione della sua immagine, quando avrà l’età della nonna. Le polemiche non sono mancate.
Tra le prime ad attaccare la Leotta è stata Selvaggia Lucarelli che dal suo account di Twitter dice “ma proprio lei parla della bellezza delle rughe…?” un riferimento neppure troppo velato al fatto che la conduttrice di DAZN, comunque bellissima, a 28 anni si sarebbe già fatta aiutare chirurgicamente. Suo fratello, d’altronde, è uno stimato chirurgo plastico.
On line spuntano le foto di una Diletta giovanissima, ma quasi irriconoscibile rispetto alla star che vediamo oggi a Sanremo. Arrivano le critiche del mondo web ma anche quelle piuttosto autorevoli di Monica Leofreddi, splendida conduttrice RAI con un lungo passato di giornalista sportiva di altissimo profilo a Sky… “Certo che la bellezza rappresentata come valore da una che a ventotto anni è completamente rifatta non è il massimo”. A ruota Candida Morvillo, giornalista e opinionista di rilievo: “La bellezza capita, non è un merito”.
La scelta degli autori di Sanremo di offrire a tutti gli ospiti almeno un monologo – solo Tiziano Ferro ha voluto cantare senza dovere a tutti i costi parlare – è sembrata stavolta un po’ forzata sotto l’aspetto del contenuto in se stesso. Diletta Leotta è sicuramente una delle donne più belle della tv, è il suo momento, ma il suo presenzialismo tra trasmissioni e pubblicità è totale e la cosa evidentemente comincia a scocciare o forse anche a suscitare un po’ di invidia tra le colleghe. Il sentiment del pubblico della rete per la verità è concorde su un un aspetto: Diletta è bella, bellissima, spigliata. Ma brava no. Non quanto Virginia Raffaele o Luciana Littizzetto, molto meno avvenenti di lei ma capaci di lasciare un segno profondo sul palco dell’Ariston.
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