La sardina Jasmine Cristallo si è espressa in merito alla foto incriminata in cui Sartori è immortalato insieme ai Benetton. Una foto che “rischia di coinvolgere e mettere in ombra un intero movimento e questo non è concesso a nessuno”.
Jasmine Cristallo, leader calabrese delle Sardine, si è espressa con un lungo post su Facebook in merito alla foto incriminata che vede raffigurato Mattia Santori, il fondatore e portavoce del movimento, e altri tre “pesciolini” di Bologna insieme ai Benetton.
Entrano più nello specifico, nello scatto le quattro sardine sono state immortalate insieme a Luciano Benetton, patron della nota azienda veneta, e a Oliviero Toscani, autore di diverse campagne Benetton di successo. Un incontro, il loro, che ha tuttavia scatenato una fortissima reazione da parte dei numerosi sostenitori del movimento, partorito a Bologna alla fine dello scorso anno.
Leggi anche: Sondaggi: la Lega traina il centrodestra, M5s e Italia Viva vanno a picco
Guarda qui: Il ministro Manfredi dà ragione a Fioramonti: “Serve un miliardo di euro”
Le dichiarazioni di Jasmine Cristallo sulla foto con i Benetton
“Amicus Plato, sed magis amica veritas”. Con questa locuzione latina Jasmine Cristallo ha scelto di preannunciare il lungo commento pubblicato su Facebook che ha dedicato all’incontro, e alla foto, che Santori ha realizzato con i Benetton. Una scelta, la sua, che sebbene “improvvida“, ha già messo sotto mirino il movimento delle sardine e scatenato non poche polemiche.
“L’incontro, pur fortuito e occasionale, con Luciano Benetton si è prestato a manipolazioni e strumentali interpretazioni nel momento in cui la credibilità del gruppo veneto è giustamente sotto la generale valutazione, magistratura e governo compresi”, ha infatti scritto personalmente la Cristallo, attivista delle Sardine calabresi.
Che ha poi spiegato: “Nell’immediatezza del ‘dopo elezioni’ c’era da attendersi una riflessione collettiva per promuovere fattori di comunità nei territori proseguire l’azione dal basso e incalzare la sinistra e il centro sinistra nella loro complessità. È l’avvio di questa pratica che ancora di più ci porta a dire quanto sbagliato e improprio sia stato l’incontro con Benetton”.
Le sardine di Bologna non erano in “visita ufficiale”
A suscitare clamore e scalpore tra le sardine, ovviamente, è soprattutto il fatto che la famiglia Benetton, che ha in concessione la gestione di Autostrade, è al momento coinvolta nella tragica vicenda del crollo del Ponte Morandi. In merito a ciò, però, Jasmine Cristallo ha tenuto bene a specificare che il movimento non era insieme a quei “poteri forti” per questioni politiche.
“Mi preme sottolineare, però, che i quattro amici di Bologna non erano in ‘visita ufficiale’: erano quattro persone ospiti in un luogo, e non certo ‘le sardine’. Esattamente per questa ragione non hanno ritenuto di dover socializzare quella gita”, spiega infatti Cristallo.
Sebbene, lanciando critiche agli stessi Benetton, sottolinea anche: “Una foto messa a fuoco però, rischia di coinvolgere e mettere in ombra un intero movimento e questo non è concesso a nessuno. Non si può ‘restare umani’ a modulazione di frequenza. I Benetton sono ‘democratici e progressisti’ solo nel mondo virtuale e mediatico; invece, in quello reale, li ritroviamo responsabili di diritti, storie, tradizioni e dignità negati nei territori (per esempio l’Argentina) in cui reperiscono terre materie prime per produrre la propria ricchezza a scapito degli indiani Mapuche. No global e ambientalisti davanti alle telecamere e, a luci spente, interpreti senza scrupoli di un capitalismo spinto e rapace“.
A concludere il suo post (condiviso già un centinaio di volte), la Cristallo lancia un monito e propone un invito a tutte le Sardine: “Il movimento riprenda da subito a solcare e a seminare a partire dalla lettera indirizzata al presidente Conte per ciò che concerne il Sud. Ci vediamo a Scampia“.