È morto Gianni Minervini, produttore molto stimato che ha vinto il premio Oscar per la famosa pellicola con Diego Abatantuono, Mediterraneo
Il produttore, nel corso della propria carriera, ha lavorato con personaggi di spicco del calibro di Pupi Avati, Gabriele Salvatores e Roberto Benigni.
Gianni Minervini | Le collaborazioni importanti
Gianni Minervini, era nato nel 1928. Era figlio del giornalista Roberto Minervini e fratello della scultrice Annamaria Minervini. Nel 1976 fondò la AMA Film insieme ad Antonio e Pupi Avati. Negli anni Novanta dello scorso secolo – più precisamente nel 1991, vinse il Premio Oscar. La pellicola Mediterraneo venne insignita dell’award a stelle e strisce come miglior film straniero.
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Minervini è stato anche il produttore del primo film di Roberto Benigni, intitolato Berlinguer ti voglio bene. Il produttore è stato anche alla produzione delle prime pellicole realizzate dal regista Gabriele Salvatores.
Gianni Minervini | La breve parentesi come attore
È stato anche un attore e ha interpretato il ragazzo fiorentino che fa la pernacchia ad Alberto Sordi inSouvenir d’Italie. Per quanto riguarda invece la trama del film per il quale ha vinto il Premio Oscar, Mediterraneo, ci raccontava:
Nel 1941 otto soldati del regio esercito italiano, sotto il comando del tenente Raffaele Montini (Claudio Bigagli), sono inviati a presidiare una sperduta isola greca che, a seguito dell’occupazione tedesca, è stata quasi totalmente abbandonata dalla popolazione. I soldati perdono ben presto di vista il loro obiettivo e si insidiano nell’isola creando un’oasi di pace, lontano dai fragori della guerra. Anche il sergente Nicola Lorusso, l’unico ad aver una rilevante esperienza militare, decide di unirsi alla calma apparente offerta dall’incantevole luogo.
Avendo costato che i nuovi arrivati non hanno intenzioni belligeranti, la popolazione dell’isola esce allo scoperto. Tra gli abitanti c’è un prete, scampato all’arruolamento forzato, che incarica Montini di affrescare la piccola chiesa locale. Facilitati dalla mancanza di connessione via radio e dalla truffa del turco Aziz, che li priva delle armi e degli effetti personali, gli otto italiani possono condurre una vita normale come semplici cittadini.
L’avvenente Vassilissa , prostituta locale, farà capitolare i soldati e in particolare il timido Antonio Farina. Colpita dall’innocenza d’animo dell’uomo, Vassilissa accetterà di sposarlo suscitando la gioia di tutti gli abitanti…