Sempre più diffuso il fenomeno dell’infodemia, che complica la distinzione tra notizie reali e fake news. Sono diverse le bufale relative al Coronavirus.
Purtroppo c’è davvero poco da fare: anche le più grandi tragedie riescono a tirare fuori il peggio dal genere umano. E persino il Coronavirus, che sta facendo morire centinaia di persone, non si salva da questa brutta abitudine. Persino una epidemia come quella data dal 2019-nCoV ha fatto sì che partissero le prime fake news sull’argomento.
E persino l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dovuto muoversi per porre un freno alla diffusione di queste false informazioni. Così, in un report diffuso due giorni fa, l’Oms ha lanciato l’allarme sulle fake news. In particolare, il fenomeno posto in primo piano è quello dell’infodemia. Si tratta della sovrabbonanza di informazioni che non consentono di distinguere la notizia vera dalla bufala, dalla montatura creata ad arte per far crescere la paura e l’allarmismo nelle persone.
Le più grandi fake news sul Coronavirus
Sempre sul report, l’Oms ha deciso di portare alla ribalta le più grandi bufale relative alla diffusione e all’apparizione del Coronavirus. Partendo dalla necessità di smentire quella seconda cui il genoma sarebbe stato creato in laboratorio. Si è parlato della possibilità che gli esperti di un centro di ricerca su virus e batteri di Wuhan abbia creato il virus. In realtà non esistono legami tra l’attività di questo laboratorio e la diffusione del 2019-nCoV.
Si aggiunga anche la fake news relativa alla creazione del virus a opera di Big Pharma per far sì che partisse la vendita dei vaccini. Inoltre Oms ci tiene a specificare che i migranti che arrivano in Italia a bordo delle barche non sono portatori del virus, se non altro perchè in Africa non sono ancora stati riscontrati casi di contagio. L’Oms fa sapere inoltre che è errata la notizia secondo la quale i metodi “casalinghi” sarebbero efficaci per fronteggiare l’epidemia, nè tantomeno evitare ristoranti cinesi e giapponesi consente di stare alla larga dal genoma.
Si aggiunga il fatto che il Coronavirus 2019-nCoV non è pericoloso come altri virus “storici” come peste o colera. Ancor più brutte da digerire le fake news sulla trasmissione del virus attraverso gli animali domestici, o peggio tramite lettere o pacchi provenienti dalla Cina. Infine, nel report si trovano una serie di video chiaramente falsi, sempre legati alla diffusione e alla gestione di questo virus.