Vent’anni dopo la tragica scomparsa di Luigi Tenco anche Claudio Villa si separa definitivamente dal Festvial di Sanremo non senza un colpo di teatro degno di un grande artista.
A Sanremo l’acuto del Reuccio
Claudio Villa e il Festival di Sanremo hanno vissuto momenti di alti e di bassi: Villa (all’anagrafe Claudio Pica) aveva all’attivo ben ventotto presenze al Festival, ventisei da concorrente, una da ospite e una da giurato. Ma mai come negli ultimi anni “Il Reuccio”, così com’era stato soprannominato per il suo carattere forte e dirompente, era entrato in polemica con l’organizzazione del Festival che all’epoca era stata affidata all’impresario Adriano Aragozzini.
L’amico-nemico Pippo Baudo
Pippo Baudo, direttore artistico del Festival, era stato attaccato personalmente da Villa che in realtà era un suo grande amico. I due avevano fatto la pace solo quando il cantante, vittima di un attacco cardiaco, era stato ricoverato in gravi condizioni. Baudo fu uno dei primi ad andarlo a trovare e lo incoraggiò a mettersi in forma per l’edizione dell’anno dopo. Villa non sopportava l’idea che il suo genere melodico e potente, non trovasse più spazio nell’edonismo degli anni ’80 dove dominavano l’elettronica e l’immagine. Lui puntava tutto su una voce sempre straordinaria… “ma un po’ demodé” dicevano i critici con i quali ovviamente Villa aveva duramente polemizzato.
Villa si aggrava
Il festival va in scena senza il suo Reuccio, le sue condizioni cliniche non avrebbero nemmeno consentito una veloce ospitata che pure Baudo sperava di riuscire a organizzare. All’inizio della settimana del Festival le condizioni di Villa improvvisamente si aggravano: giovedì pomeriggio entra in coma senza riprendere conoscenza e la famiglia si chiude in un triste silenzio.
“Un ultimo applauso per Claudio Villa”
Poco prima della proclamazione della canzone vincente, va in onda l’edizione della notte del TG1 che come unica notizia annuncia che le condizioni di Claudio Villa permangono molto gravi, ma senza sostanziali variazioni. Si rientra al Festival e Pippo Baudo fatica a prendere la parola, c’è uno strano silenzio sul palco: alla fine il conduttore si avvicina ai bordi del palco e dice… “Vi chiedo un ultimo grande applauso per Claudio Villa”. Il pubblico capisce: il Reuccio è morto. Viva il Reuccio… Tutti in piedi in una incredibile standing ovation che non si esaurirà se non dopo cinque minuti. E solo perché lo spettacolo deve andare avanti.
Le voci sull’annuncio di Baudo
Ci sono molte leggende su quello che è stato uno dei momenti più intensi nella storia del Festival. Alcuni insider del dietro le quinte sostengono che la morte di Villa era avvenuta in prima serata e doveva essere annunciata dal TG1 ma fu Baudo a imporsi e chiedere di poter essere lui a dare la notizia alla riapertura del collegamento. Una circostanza testimoniata da più fonti ma mai confermata da Baudo.
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Morandi in lacrime
Dopo l’annuncio devono salire sul palco i finalisti: Ruggeri, Tozzi e Morandi cantano “Si può dare di più”, brano che trionferà dopo pochi minuti. Morandi, stravolto, canterà quasi tutta la canzone in lacrime. Claudio Villa aveva 61 anni e ne aveva dedicato oltre 45 da professionista alla canzone italiana con un esordio discografico a soli quattordici anni. A Sanremo vinse quattro volte, come Modugno, più di chiunque altro: ma l’ascolto più alto lo ottenne proprio quando fu annunciata la sua morte.