Sudesh Amman era finito sotto indagine dopo che gli investigatori erano stati allertati da un blogger olandese in merito a materiale estremista che viaggiava su una chat di Telegram. Durante il processo era stato detto che aveva la chiara intenzione di compiere un attacco terroristico ed erano stati ritrovati un coltello da combattimento, un fucile ad aria compressa e una bandiera nera nella sua casa di famiglia a Londra. L’aggressore, secondo un testimone, aveva un machete e due contenitori metallici visibili all’altezza del petto. Secondo alcuni media aveva un falso giubbotto esplosivo mentre il proprietario di un negozio ha riferito che la polizia gli ha chiesto di allontanarsi per il timore che l’uomo, perquisito quando giaceva a terra ferito, avesse una bomba. L’ipotesi è stata poi confermata dalla polizia.Leggi anche -> Colpo di sonno tornando a casa, muore Giovanni Maraschio
Secondo un altro commerciante l’aggressore si è procurato l’arma in un vicino negozio sulla Streatham High Road, prima di cominciare a colpire e ferire i passanti, tra i quali ci sarebbero almeno un uomo e una donna. Secondo una testimone, una donna ha detto di essere stata colpita alla schiena. Nelle concitate fasi seguite all’aggressione e all’inseguimento dell’uomo, la polizia ha evacuato alcuni edifici, mentre immagini diffuse sul web mostravano persone a terra. Altri testimoni hanno riferito che i poliziotti hanno esploso due o tre colpi d’arma da fuoco. “Grazie a tutti i servizi di emergenza che hanno risposto a quanto accaduto a Streatham, che la polizia ha ora dichiarato legato al terrorismo. I miei pensieri sono con i feriti e tutte le persone colpite”, ha twittato il premier britannico, Boris Johnson, che poi ha raggiunto Downing Street per seguire gli sviluppi. Non è la prima volta che Londra è vittima del terrorismo. Il 29 novembre 2019 sul London Bridge due persone furono uccise a coltellate e altre tre ferite da un uomo, Usman Khan, poi ucciso dalla polizia. Il 3 giugno 2017 sempre sul London Bridge tre uomini a bordo di un furgone investirono i pedoni e poi, scesi dal mezzo, accoltellarono i passanti, bilancio otto morti oltre ai tre attentatori. Il 22 marzo 2017 sul ponte di Westminster, un uomo a bordo di un suv, Khalid Masood, investi’ i passanti, uccidendone quattro. L’uomo uccise poi a coltellate un poliziotto, prima di essere abbattuto dalla polizia.
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